Piazza Meschio Edilvi e Comune ancora ai ferri corti
VITTORIO VENETO. «Se il Comune di Vittorio Veneto vuole la piazza, domani mattina ricomincio i lavori, ma ottenga dalla Soprintendenza i negozi con le vetrine». A parlare è Diego Pavan, amministratore della società “Edilvi”, con la quale l’amministrazione di Vittorio Veneto ha aperto un nuovo contenzioso, per l’escussione della fideiussione di oltre 300 mila euro. L’impresa, a sua volta, si prepara ad un’opposizione “strenua”, come lascia intendere. Edilvi non cederà di un millimetro, conferma infatti Pavan. Il cantiere si trascina da circa 6 anni. Il nodo è rappresentato dai negozi al piano terra del palazzo che dà sulla piazza. Negozi che restano invendibili perché la Soprintendenza non ha permesso di aprire dei fori per le vetrine. «Fori che un tempo c’erano, poi sono stati chiusi. È evidente» sottolinea Pavan «che senza quell’introito noi non abbiamo le risorse per concludere i lavori della piazza». Il compromesso, dunque, passerebbe per una revisione della convenzione. «Ma con questi nuovi amministratori è impossibile dialogare, proprio si rifiutano» protesta Pavan, che definisce incomprensibile questo comportamento. Incomprensibile perché la piazza, anche se in quale modo ritornerà usufruibile, avrà sul fianco un muro. «Un muro inanimato, anziché attività commerciali che potrebbero ridargli vita». Alla recente scadenza della diffida comunale, tutto in piazza è rimasto fermo. (f.d.m.)
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