Piano da 5 milioni, il Centro di Medicina a Villorba pronto al raddoppio

VILLORBA. Nel capannone a fianco il quartier generale, sopra il secondo piano l’ampliamento. Il Centro di Medicina cresce con un investimento da 5 milioni di euro, ma altri 50 sono per i cinque cantieri partiti o in procinto di farlo in tutto il Veneto.
L’industria di Vincenzo Papes – utilizzando la sua definizione – non conosce crisi ed è diventata ormai uno dei principali poli di sanità privata in Italia. Con 600 dipendenti e 33 sedi, Papes ha scelto di tenere il cervello del Centro di Medicina a Villorba. Ieri, con il sindaco di Villorba Marco Serena e il consigliere regionale Riccardo Barbisan, sono stati presentati i lavori che scatteranno il 13 luglio.
L'INTERVENTO
Si comincia con l’ampliamento di 800 metri quadrati con l’elevazione di un piano della struttura aperta dal 2007. A supporto un parcheggio di 80 posti auto (40 dei quali già realizzati) che andranno ad aggiungersi ai 250 già presenti nell’area. Nei nuovi spazi troveranno posto l'Odontoiatria con 5 riuniti, 12 nuovi ambulatori che andranno a potenziare specialità quali la Dermatologia, la Cardiologia, la Oculistica e la Ginecologia, con il conseguente implemento dei posti di lavoro, nelle segreterie e nei back office, e l’aumento dei medici, con una previsione stimata in 60 nuovi addetti.
Si proseguirà con il piano terra dove, grazie alla riorganizzazione dei 300 metri quadrati della piscina, verrà ampliata la Radiologia, con un nuovo mammografo 3D con tomosintesi e una nuova risonanza magnetica ad alto campo, e potenziata l'Ortopedia e l'Ecografia internistica. Concludendo con il primo piano, dove il polo chirurgico avrà una sala operatoria in più dedicata alla Endoscopia (gastro e colon), un nuovo ambulatorio chirurgico e sarà ristrutturata la sala della Chirurgia Oculistica.
Completa il polo chirurgico la sala dedicata a Chirurgia generale e ortopedica. Nell’area accanto, è stato recuperato il vecchio fabbricato che ospitava la Casa della batteria al piano terra e un night al primo piano. Qui ha trovato spazio il quartiere generale della società, che nel periodo Covid ha visto un intensificarsi dell’attività.
"NON BUSINESS, PRIMA LA SALUTE"
«I prelievi sono aumentati del 25% perché il pubblico con le prenotazione non poteva rispondere a tutte le richieste. Oggi facciamo 250/300 analisi tra tamponi e seriologici. Dopo il caso di Vicenza c’è stato un nuovo boom di richieste. Non siamo per la sanità della finanza, dei grandi gruppi che fanno speculazioni: gestiamo un’industria che punta a dare un servizio di qualità», ha concluso Papes. «La sanità pubblica ha bisogno di una sanità privata di qualità. Il Centro di Medicina è diverso da altri grandi gruppi stranieri che vengono in Italia con atteggiamento predatorio», ha aggiunto il consigliere Barbisan.
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