Petardi-bomba dall’auto in corsa, a Oderzo è caccia a una banda di ragazzi

ODERZO. Finché si erano sentiti solo botti molto forti, quasi nessuno aveva avuto niente da ridire. Ma sabato sera, la compagnia che da un mese va in giro per Oderzo e per molti dei paesi vicini a lanciare petardi sempre più grossi e potenti per le strade ha passato il segno. L’ultima scorribanda ha provocato danni a un’auto e a una casa di via Roma. Sui social, dove da un mese a questa parte non passava weekend che non ci fosse qualche segnalazione di petardi rumorosissimi esplosi in giro per la città, è partita la caccia al responsabile: c’è chi chiede il pugno di ferro nei confronti dei responsabili e c’è anche chi ha visto una macchina sganciare almeno uno di quei petardi. Nessuno è ancora riuscito a segnarsi il numero di targa.
I carabinieri di Oderzo stanno cercando di venire a capo della vicenda, ma chiedono la collaborazione della città: «È difficile riuscire a individuare i responsabili. Stiamo cercando di dare un nome a chi lancia questi botti, ma è importante che chi riuscisse a individuare i responsabili si segnasse il numero di targa della loro vettura in modo da segnalarcelo», è la richiesta del comandante Ivan Lupieri.
Erano le 18.30 di sabato quando da un’auto qualcuno ha visto un gruppo di ragazzi lanciare qualcosa fuori dal finestrino. Non ci sono voluti molti secondi a sentire il boato: quel petardo, potentissimo, ha danneggiato una porta e uno scalino in marmo, polverizzandone una buona parte. Le schegge sono finite dappertutto, e solo il caso ha voluto che da quelle parti non stesse passando nessun pedone. Non paghi, i ragazzi hanno proseguito tanto che nella zona del parco del palasport uno di questi botti ha danneggiato una Bmw mettendo ko il sistema che regola i sensori di parcheggio posteriori: un danno da diverse centinaia di euro. Nelle settimane scorse un botto aveva danneggiato un’altra auto, a Navolè: impossibile per ora stabilire se quel petardo sia stato lanciato dalle stesse persone che sabato hanno provocato quei danni nel centro storico.
Di sicuro, gli opitergini si sono stancati. Se fino a poco fa erano in molti a sorridere di questi continui botti lanciati a tutte le ore in ogni parte della città, le azioni di sabato hanno destato allarme anche nei più comprensivi. Soprattutto il danno allo scalino: la preoccupazione di tutti non è tanto per il danno materiale in sé (la casa colpita, peraltro, è disabitata), quanto per le molte famiglie con bambini che passano abitualmente di là. Colpendo in via Roma il gruppo è entrato in azione a non più di 200 metri da piazza Grande, luogo peraltro già utilizzato in passato per esplodere questi potentissimi petardi. —
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