«Perdono chi ha investito papà»

Paderno, il ricordo commosso della figlia Deola. Francesco Ziliotto era stato consigliere comunale
Allegranzi Paderno Del Grappa Francesco Zigliotto
Allegranzi Paderno Del Grappa Francesco Zigliotto

PADERNO. «La mia famiglia non ha nessun rancore nei confronti dell’autista che ha investito papà». A dichiararlo, commossa, è la figlia di Francesco Ziliotto, Deola, il giorno dopo il drammatico incidente stradale costato la vita al falegname di 77 anni. «I carabinieri hanno chiarito la dinamica dell’incidente», spiega la figlia, «l’autista purtroppo non ha potuto evitarlo». Giovedì mattina il pensionato aveva accompagnato la moglie Silvia all’aeroporto di Venezia per un viaggio a Londra. Una volta in strada per tornare a casa il falegname aveva deciso di andare a trovare un amico. «Lo aveva conosciuto in ospedale», racconta Deola, dopo un intervento ad un ginocchio tra i due pensionati era nata un’amicizia. Così Ziliotto con la sua macchina si era fermato lungo strada per chiedere informazioni a due ciclisti. Era sceso dalla macchina li aveva raggiunti, dopo aver attraversato la strada, a piedi. Prese le informazioni necessarie per raggiungere la casa dell’amico il pensionato aveva attraversato di nuovo la strada. Secondo la ricostruzione dei testimoni fatta ai carabinieri probabilmente si è trattato di una distrazione del 77enne nell’attraversare la strada. La comunità di Paderno è in lutto per la perdita di «un uomo eccezionale», dichiara il sindaco Giovanni Bertoni, «È stato per una decina di anni consigliere comunale qui a Paderno e per 5 anni assessore nella Comunità Montana. Una persona generosa, disponibile sempre con tutti un grande amico per tutta la nostra comunità». È stato uno shock per la moglie Silvia, artista, che appena atterrata a Londra è stata subito raggiunta dalla drammatica telefonata di una parente. La moglie ha deciso per l’immediato rientro a casa. Franco, così lo conoscevano tutti in paese, apparteneva a una famiglia di falegnami.

Un mestiere che aveva scelto fin da ragazzino e che lo aveva portato ad aprire un’attività artigianale in proprio. Ci aveva messo anima e corpo in quella falegnameria trasmettendo così i segreti del mestiere alla figlia Deola diventata con gli anni una vera e propria artista del legno. Anche il figlio Antonio, manager per un’azienda in Tunisia, ha fatto rientro ieri pomeriggio. Adesso si attende la data dei funerali che probabilmente si terranno martedì prossimo.

Vera Manolli

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