Pedofilia, sei anni e mezzo al maestro di scacchi di Montebelluna

Condannato per atti sessuali con un ragazzino, assolto dall’accusa di detenzione di materiale pedopornografico

MONTEBELLUNA. Sei anni e sei mesi complessivi per atti sessuali con un ragazzino allora minorenne e per detenzione di materiale pedopornografico. Assoluzione perché il fatto non sussiste per il video hot che avrebbe girato con due suoi allievi durante una trasferta a Jesolo.

Così ha deciso ieri il tribunale collegiale di Venezia per Nicola Pegoraro, maestro di scacchi montebellunese di 60 anni allora in forze al circolo Beniamino Vergani. I giudici (presidente Enrico Ciampaglia, a latere Claudia Gualtieri e Alessia Capriuoli) hanno disposto a carico di Pegoraro, tra le altre pene accessorie, l’interdizione perpetua da qualunque incarico nelle scuole o in strutture frequentate abitualmente da minori. Per cinque anni, poi, quali misure di sicurezza, Pegoraro non potrà avvicinarsi a luoghi frequentati da under 18 e dovrà comunicare alle forze dell’ordine la propria residenza ed eventuali spostamenti. Il sostituto procuratore Raffaele Incardona nella scorsa udienza aveva chiesto la condanna dell’uomo a 7 anni e 4 mesi per tutti i capi d’imputazione.. Si è concluso così ieri il procedimento penale a seguito dell’indagine partita nell’autunno del 2016, quando una mamma aveva visto un video porno nel computer del figlio e si era rivolta alle forze dell’ordine perché il ragazzino le aveva riferito che glielo aveva passato il maestro.

Nel corso delle indagini coordinate dal sostituto procuratore veneziano (trattandosi di un reato di competenza distrettuale) era stata eseguita una perquisizione a casa di Pegoraro nel corso della quale era stato trovato un altro video girato durante una trasferta per un torneo di scacchi a Jesolo. Video nel quale, oltre al maestro, comparivano anche due allievi, entrambi quindicenni all’epoca.

Completamente diversa la versione sostenuta dalla difesa del maestro di scacchi secondo cui quel video, della durata di pochi secondi, sarebbe stato “goliardico” e senza alcun intento pedopornografico. Per il video jesolano, i giudici hanno assolto Pegoraro. È arrivata invece la condanna per gli atti sessuali che il maestro di scacchi avrebbe compiuto, secondo i giudici, con uno dei due ragazzini del video, e per la detenzione di materiale pedopornografico, ovvero fotografie e video scaricate da Internet che erano state trovate durante la perquisizione nel computer e nelle chiavette di memoria del 60enne.

In fase di indagine era arrivata la denuncia anche di una seconda presunta vittima che aveva raccontato di avances sessuali da parte del maestro di scacchi.

La vicenda che ha coinvolto Pegoraro ha scosso l’ambiente del circolo Vergani. All’epoca della denuncia, i genitori si erano schierati a fianco del maestro attraverso una lettera aperta: «Centinaia sono i bambini che, oggi adulti, hanno attraversato l’esperienza dell’attività scacchistica all’interno del circolo. Se davvero Nicola fosse un pedofilo, le denunce fiorirebbero». Entro 90 giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza, dopodiché le parti potranno impugnare la decisione davanti alla Corte d’Appello. 

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