Pederobba, l’appello di 150 famiglie alla Cementi rossi: «Niente plastica nei forni»

Caso CementiRossi: l’associazione “Gas Asolo” della Pedemontana appoggia il documento di “Medici per l’Ambiente”. Stasera un nuovo incontro a Onigo
Poloni Onigo palestra incontro con azienda Cementi Rossi su inceneritore
Poloni Onigo palestra incontro con azienda Cementi Rossi su inceneritore

PEDEROBBA. Riunisce 150 famiglie dell'Asolano e della Pedemontana del Grappa e si è schierato a sua volta contro il progetto della CementiRossi di utilizzo di plastiche da raccolta differenziata come combustibile nei proprio forni per la produzione di cemento. E' il Gas Asolo, gruppo di acquisto solidale, che ha deciso di dire la sua sulal questione che è al centro del confronto a Pederobba.

«Come associazione condividiamo la posizione ufficiale dei Medici per l'Ambiente (Isde) estremamente critica di fronte all'incenerimento dei rifiuti e quindi ci dichiariamo contrari all'incenerimento di ogni tipologia di rifiuto alla CementiRossi, ritenendolo un modo sbagliato e pericoloso di gestire i rifiuti, che mette a rischio la salute dei cittadini che abitano non solo a Pederobba, ma anche nei Comuni limitrofi e di tutta la pedemontana trevigiana - scrivomo- Gas Asolo pertanto dichiara di associarsi alla richiesta espressa dal coordinamento di gruppi e associazioni "AriaCheVoglio" di Pederobba, affinché prima di rilasciare qualsiasi autorizzazione a incenerire rifiuti nel cementificio, gli enti preposti dispongano uno studio epidemiologico approfondito mirato a chiarire gli effetti sulla salute della popolazione provocati da 30 anni di incenerimento di petcoke e 20 anni di incenerimento di pneumatici».

Quindi ecco che si allarga sempre più la richiesta di uno studio epidemiologico sulla popolazione, richiesto dagli ambientalisti, richiesto dallo stesso sindaco, favorevole anche la CementiRossi a dare il suo contributo economico, solo che gli ambientalisti vogliono che tale studio preceda la decisione sulla richiesta della CementiRossi di bruciare plastiche, in modo che diventi uno degli elementi di cui tenere conto nella valutazione di impatto ambientale. Sarà una posizione che Gas Asolo ribadirà questa sera in un incontro organizzato da AriaCheVoglio alla palestra di Onigo per portare dati diversi da quelli illustrati dal direttore della CementiRossi un paio di settimane fa.

E per farlo ha chiamato a parlare Gianni Tamino e alcuni esponenti dei comitati ambientalisti di Monselice che hanno contestato a loro volta l'utilizzo del combustibile solido secondario nei forni del cementificio. A Monselice la commissione provinciale ambiente ha dato il via libera a questo utilizzo, a Pederobba invece la Provincia ha deciso che ci dovrà essere la Valutazione di impatto Ambientale. Questa sera sarà il turno dei comitati ambientalisti di far sentire la loro voce, quindi ci sarà poi tempo fino al 18 aprile per presentare osservazioni al progetto che la CementiRossi ha presentato per ottenere la nuova autorizzazione. 

Argomenti:cementi rossi

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso