Pederobba, in 400 per la Madonna del Monfenera

Trent’anni dopo la prima «apparizione» alla veggente Paola. Comitive e pullman da tutta Italia nella radura «sacra»
Ferrazza Pederobba cerimonia Madonna Della Monfenera
Ferrazza Pederobba cerimonia Madonna Della Monfenera

PEDEROBBA. Quando, trent’anni fa, aveva cominciato a diffondersi la notizia delle apparizioni della Madonna sul Monfenera, erano pochi quelli che affrontavano i tornanti della montagna per raggiungere la piccola radura. I fedeli a pregare arrivavano soprattutto da Schio, nel Vicentino. Ieri pomeriggio invece erano circa in quattrocento, provenienti da tutto il Veneto, a seguire la messa e ad attendere, per quelli che dovevano essere consacrati, l'imposizione delle mani da parte della donna che ha sempre detto di aver visto con i propri occhi la figura della Madonna.

Paola Albertini trent'anni fa era una giovane insegnante alla scuola media di Crocetta. Oggi è considerata la protagonista di questo luogo: seduta sulla sua sedia, mani fasciate, berretto in testa, microfono vicino alla bocca, è lei a dare le istruzioni ai pellegrini.

Ferrazza Pederobba cerimonia Madonna Della Monfenera
Ferrazza Pederobba cerimonia Madonna Della Monfenera

Dalla prima apparizione, il 4 giugno 1986, non ha mancato un mese nel luogo considerato sacro e abbellito da un semplice crocifisso e da una piccola edicola con la statua della Vergine.

I quattrocento pellegrini sono arrivati dal Trevigiano, dal Veneziano, dal Vicentino, dal Padovano. I più distanti in pullman da San Ginesio, in provincia di Bolzano, e da Tolmezzo, in provincia di Udine. C'era pure un gruppo di preghiera che reggeva uno striscione dedicato alla Madonna proveniente da un paesino in provincia di Avellino. Moltissime le auto parcheggiate lungo la strada, discreto il controllo di una pattuglia dei carabinieri di Pederobba.

Insomma, la Madonna del Monfenera, a cui sono attribuite guarigioni e grazie, ha valicato in trent’anni i confini della diocesi, che ha sempre guardato con grande prudenza a questo fenomeno, pur facendo seguire le principali celebrazioni da un proprio incaricato.

Ferrazza Pederobba cerimonia Madonna Della Monfenera
Ferrazza Pederobba cerimonia Madonna Della Monfenera

Con Paola Albertini c’erano tre sacerdoti: uno del luogo, un altro arrivato da Pordenone, il terzo delegato dal vescovo di Padova, della cui diocesi fa parte il territorio. La messa è stata seguita in religioso silenzio dai fedeli giunti sul Monfenera: soprattutto gente anziana e di mezza età, arrivati equipaggiati di seggiolino, più di qualcuno in sedia a rotelle, ma anche ragazzi. A messa iniziata continuavano gli arrivi di fedeli che volevano essere presenti il giorno in cui ricorreva il trentesimo anniversario della prima apparizione rivelata dalla Albertini.

Prima dell’inizio della messa Paola Albertini ha chiamato per nome tutti coloro che avevano chiesto l’imposizione delle mani. Dietro agli alberi uno dei sacerdoti presenti confessava i fedeli.

Ad un certo punto si è avvicinata una donna che ha detto alla veggente del Monfenera che era guarita, e lei a spiegarle che doveva rendere pubblica questa storia. Questi trent'anni di visioni mariane sono costellati da interventi in varie parti d'Italia e anche fuori, e da racconti di guarigioni, su cui la chiesa mantiene il suo abituale riserbo. Quindi la celebrazione della messa mentre continuava ad affluire gente nella piccola radura.

Profondissima la devozione mostrata dai fedeli in un luogo dove, nonostante le iniziali sollecitazioni, non vi è stato costruito nulla al di fuori della piccola edicola.

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