Pedemontana, si scava per la galleria

TREVIGNANO. Le ruspe sono al lavoro a Trevignano. Si sta costruendo la lunga galleria della Pedemontana Veneta. Giusto dove era stato predisposto il cantiere, a nord del centro abitato di Trevignano capoluogo, sono partiti i lavori di realizzazione del tratto trevigiano della superstrada. Si tratta della più lunga galleria della Pedemontana Veneta, quasi 700 metri di lunghezza, che passerà sotto terra il centro di Trevignano e poi proseguirà in trincea fino alla Feltrina dove sarà realizzato il casello di Montebelluna Sud per proseguire poi nel territorio di Volpago. Uno scavo profondissimo, e una montagna di ghiaia di fianco.
I primi 100 metri di scavo sono già stati realizzati, pure le banchine laterali di scolo, a est della strada provinciale che collega Montebelluna a Trevignano. A ovest della strada invece lo scavo è appena abbozzato, perché da quella parte i lavori sono più complessi. Mentre infatti ad est ci sono solo campi ed era possibile realizzare le scarpate, a ovest ci sono delle abitazioni e quindi il taglio deve essere più verticale e delimitato da diaframmi. Tutta l'area dei lavori è stata recintata e solo gli accessi dalla provinciale sono aperti per il passaggio dei camion dall'uno all'altro tratto del cantiere.
«Adesso che si vede, è una ferita notevole al territorio - commenta il sindaco di Trevignano, Ruggero Feltrin - l’importante è che ora i lavori vengano realizzati il più velocemente possibile». Lo scavo a Trevignano porta con sé il via vai di camion che attraversano la strada provinciale andando dall'una all'altra parte della futura galleria. «È questo per ora il maggiore disagio - aggiunge Ruggero Feltrin - questo via vai continuo di camion».
Quelli per la Pedemontana non saranno, però, lavori veloci data la complessità dell'opera, e tra galleria e trincea a Trevignano ruspe e camion saranno al lavoro a lungo. «Penso che i lavori a Trevignano proseguiranno per due anni e mezzo - spiega il sindaco - qui viene realizzata la più lunga galleria del tracciato e quindi i lavori proseguiranno a lungo. Ma visto che la stanno realizzando, come dicono i miei cittadini, prima la finiscono meglio è».
Sembrano un po' sopite anche le contestazioni. «Ormai c' poco da contestare -afferma io sindaco Feltrin - una volta partita una opera come questa non si ferma di certo, anche se c'è chi si dice convinto che si possa sempre fermare».
E tra le contestazioni ecco che arriva quella di Michele Solbiati, di "L'altro Veneto. Ora possiamo". «La Pedemontana Veneta fa parte di una delle grandi opere che il Veneto sembra attirare su di sé come una calamita - afferma - La gran parte di queste famigerate “grandi opere” non nascono dall’idea di essere utili al territorio, ma piuttosto servono ad interessi di quei pochi politici e potentati economici a danno della collettività. L’aggravante a tutto ciò è la loro costruzione con il “project financing” che peserà per la loro realizzazione più sul pubblico, (e quindi per le tasche dei veneti) che sul privato. Noi di “L’altro Veneto. Ora possiamo!” vogliamo che la nostra regione torni ad essere una terra sana, sia dal punto di vista morale, sia dal punto di vista ambientale». E per il 22 maggio, a Montebelluna, "L'altro Veneto" sta organizzando un convegno proprio contro la Pedemontana mentre le ruspe proseguono i loro lavori e tolgono montagne di ghiaia poco a sud del confine di Montebelluna.
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