Passerelle rotte, rifiuti, segnali spariti. «Sorgenti del Sile, abbandono totale»

Benvenuti al parco. Sporcizia in gran quantità, ma non solo: la natura e gli eventi atmosferici hanno ormai fagocitato la Porta dell’Acqua a Cavasagra, uno dei portali d’accesso al Parco del Sile. Le immagini arrivate da Vittorino Mason, assiduo frequentatore della greenway, non lasciano spazio a interpretazioni: «Ad esempio il cartellone che illustrava il parco è ormai diventato completamente bianco. E chi si addentra all’interno corre il forte rischio di perdersi, perché ormai manca ogni punto di riferimento, visto che la segnaletica è praticamente scomparsa. Lo stesso Bosco dei Fontanazzi, dove nasce il Sile è irrangiungibile: solo chi come me frequenta quell’area da quarant’anni, sa individuare quelle peculiarità che dovrebbero essere il vanto di questo parco».
Le assi di legno che costituivano il percorso sono ormai marcite, come anche l’osservatorio sulle polle da cui scaturisce l’acqua che alimenta il fiume. «È tutto in completo abbandono e la cosa mi fa male al cuore, visto che era uno dei pochi ambienti naturali della nostra zona».
Due settimane fa il sindaco di Vedelago Cristina Andretta ha denunciato che qualcuno aveva trasformato la Porta dell’Acqua in una discarica: non qualche sacchetto di immondizia, ma resti di una demolizione edilizia, tra cui due gabinetti e bidoni di plastica.
Ma come testimoniano le foto di Vittorino Mason anche dentro al parco le sorprese non mancano: come dei materassi su un campo di mais. «Da quando frequento il parco non ho mai visto un organo di vigilanza forestale. E di fronte al disfacimento attuale è legittimo chiedersi se esiste ancora una istituzione a tutela del parco».
Esiste, e si chiama Ente Parco del Sile: e proprio ieri il comitato esecutivo si è riunito a Vedelago per una riunione che dovrebbe dare una svolta: «È inutile nascondere la realtà», dice il sindaco Andretta, componente del comitato, «nel parco ci sono tantissimi interventi da fare ma l’ente ha un bilancio da lacrime. Ma ora stiamo mettendo mano a una completa riqualificazione in particolare alla Porta dell’Acqua, con un impegno condiviso tra Comune e Ente Parco».
L’ultima sistemazione risale al 2007: ma a parte qualche intervento di manutenzione, il tempo e la mancanza di interventi strutturali ha determinato la situazione attuale. «In riferimento al cartellone, ho in mano la bozza di quello che andremo ad ordinare e che sarà sistemato a breve», continua Andretta, «nella riunione di mercoledì abbiamo inoltre esaminato i preventivi per ripristinare le passerelle. E anche l’area di accoglienza verrà sistemata, spianando il parcheggio e sistemando un maggior numero di cestini. In più sperimenteremo una dotazione di servizi igienici ecologici".
"Sarebbe inoltre opportuno dotare la zona di un impianto di videosorveglianza come deterrente. Le idee per la manutenzione ordinaria e straordinaria non mancano: ma dobbiamo entrare nell’operatività, perché questo è un patrimonio frequentato da tantissime persone». Il “sogno” è anche quello di creare nella Casa Corrao, un edificio nei pressi del parcheggio, una sorta di punto d’accoglienza: «Su questo come Comune stiamo lavorando da tempo», conclude il sindaco, «pensiamo a una manifestazione di interesse da parte dei privati che accanto a un servizio informativo, ne proponga altri da lui gestiti, ad esempio un bike sharing o un punto di piccola ristorazione». —
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