Partiti i corsi di recupero Termoscanner all’ingresso

La scuola torna a vivere. E non solo per i banchi. Questa è la settimana dei corsi di recupero: il Mazzotti ha già cominciato ieri, la stragrande maggioranza degli istituti lo farà tra oggi e domani. Ogni scuola agisce in autonomia e il recupero degli apprendimenti non riguarda solo gli studenti delle superiori promossi con insufficienze: spazio verrà dato a chi ha patito il “digital divide” e s’è trovato svantaggiato con la didattica a distanza. Ma i recuperi sono stati previsti pure ai Comprensivi: qualche scuola, vedi le Felissent, organizzerà percorsi appositi nel corso dell’anno scolastico. Il Mazzotti, fra gli istituti più numerosi della provincia, ha richiamato a scuola 265 alunni: il ripasso riguarda piccoli gruppi, non più di 8-12 studenti per classe. «Sfruttiamo l’esperienza dell’esame di maturità», spiega la preside Anna Durigon, «I ragazzi attendono all’esterno con la mascherina, entra un gruppo alla volta. All’ingresso devono igienizzare le mani e sottoposti a termoscanner, apparecchio installato già a inizio estate». Non manca l’insegnamento misto: ci sono scuole, vedi il Duca degli Abruzzi, che hanno deciso di alternare le lezioni in presenza a quelle digitali. L’Artistico darà il via ai recuperi domani: tutto in presenza, ma ingressi e uscite differenziati. Si riparte già oggi al Canova: 10 ore di recupero per ciascuna materia, coinvolti 250 ragazzi suddivisi in gruppi da 10. Al Besta, s’inizia con percorsi motivazionali per chi s’è trovato penalizzato dalla didattica a distanza: spetta agli studenti e alle loro famiglie rilevare la temperatura corporea prima di recarsi a scuola (nel mentre, i bidelli faranno misurazioni a campione); per raggiungere l’aula, occorre seguire la segnaletica e indossare la mascherina. Indicazioni sulla falsariga dell’esame di stato. —
M.T.
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