Parroco contro Comune «Casa di Pio X alla chiesa»

RIESE. Sconcerto a Riese per una lettera “inviata” da San Pio X al parroco e ai suoi parrocchiani in occasione del centenario e pubblicata sul bollettino parrocchiale, dove il santo chiederebbe che la sua casa natale sia gestita dall’autorità ecclesiastica e non da Comune e Provincia attraverso la Fondazione Giuseppe Sarto. La missiva non arriva certo dal Paradiso, molto più semplicemente si tratta di un escamotage letterario per dare un preciso messaggio. Non andando neanche tanto per il sottile: pur rallegrandosi per il tanto onore per il centenario della sua morte, Pio X (o meglio il parroco) dichiara che «c’è una cosa che non mi è andata giù: che la mia casa sia in mano ai politici». Concetto ripreso poco più avanti: «A casa mia comandano i politici: e questo non mi va. Ho ben rimproverato mia sorella che ha donato la nostra casa natale al comune, condizionata da quattro signorotti che comandavano il paese (…). Cari Riesini, a cento anni dalla mia morte è tempo di mettere ordine a questa questione. Sia la chiesa locale (la diocesi di Treviso) a gestire il tutto: solo lei ha la piena titolarità spirituale e morale per la casa di un Santo». L’argomento non è nuovo a Riese: altre volte è stata fatta presente la particolarità di una casa natale di un papa gestita da laici. Tutto nasce perché quella di Pio X fu donata al Comune dalla sorella Maria nel 1926 (ovvero ben 12 anni dopo la morte di Papa Sarto: evidentemente il rimprovero deve essere arrivato dal Cielo…) che da allora l’ha gestita fino al 1985 quando fu creata la Fondazione Giuseppe Sarto che attualmente vede come soci il Comune e la Provincia di Treviso.
A quanto pare, a suo tempo, fu rivolto l’invito a farne parte anche all’autorità ecclesiastica, invito che venne declinato. E ora, almeno a sentire i riesini, la parrocchia vorrebbe gestire in prima persona la casa natale: sarebbe questo il senso della lettera ospitata dal notiziario della parrocchia, che a Riese sta facendo alquanto discutere. Il sindaco Gianluigi Contarin, sentito a proposito di un tema che lo vede direttamente in quanto anche presidente della Fondazione Sarto, al momento non commenta.
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