Papa Francesco tifa la squadra che porta il marchio Lotto

TREVIGNANO. Un testimonial davvero divino. Altro che talent scout in giro per i campetti di calcio o di tennis: a regalare alla Lotto una visibilità eccezionale, in questi giorni, è stato il conclave....
Di Fabio Poloni

TREVIGNANO. Un testimonial davvero divino. Altro che talent scout in giro per i campetti di calcio o di tennis: a regalare alla Lotto una visibilità eccezionale, in questi giorni, è stato il conclave. Papa Francesco I, infatti, è un appassionato di calcio, tifoso della squadra argentina del San Lorenzo. In questi giorni sono girate diverse foto, tra internet e carta stampata, del nuovo Pontefice con maglia e gagliardetto dei rossoblù del quartiere Boedo di Buenos Aires. E chi è lo sponsor tecnico del San Lorenzo? Esatto, Lotto. La maradoniana mano de dios, senza voler essere blasfemi, stavolta ha aiutato l’azienda di Trevignano.

A essere vista e rivista sui siti di mezzo mondo, ieri, è stata soprattutto la maglia indossata dai giocatori del San Lorenzo durante la partita del campionato argentino giocata in casa del Colon. Tra lo stemma del club e l’inconfondibile losanga della Lotto campeggiava proprio l’immagine di Papa Francesco, tifoso del “Cuervo”. I tifosi si sono presentati allo stadio con striscioni celebrativi e hanno intonato cori per celebrare il nuovo Pontefice. La squadra ha vinto 1-0, e anche in questo caso c’è chi ha visto un aiuto dall’alto: pur essendo rimasta in dieci contro undici, la formazione preferita del Pontefice è riuscita a vincere grazie a un autogol degli avversari a un quarto d’ora dalla fine.

Lotto, ovviamente, cavalca questa insperata e gratuita visibilità planetaria: la pagina Facebook dell’azienda, ieri, rimbalzava tutte le notizie e le immagini di questa fortunata, involontaria sponsorizzazione celeste. Papa Francesco è un tifoso del San Lorenzo da tempi non sospetti, come si suol dire: nella foto qui a fianco mostra una maglietta del San Lorenzo quando ancora era “solo” il cardinale Jorge Mario Bergoglio.

Da tempo l’azienda ha riposizionato le proprie strategie per la visibilità del brand: meno campioni (costosissimi), più giovani atleti e anche personaggi dello spettacolo, dal funambolico Vittorio Brumotti ad Avril Lavigne. Ora questo colpaccio, dono del cielo in ogni senso: chi meglio del Papa può dare visibilità. Un vero miracolo del marketing.

@fabio_poloni

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