Addio a Paolo De Zordo, l’uomo del soccorso alpino: «Un professionista fino all’ultimo giorno»

È morto a 55 anni Paolo De Zordo, sostituto commissario della Polizia e punto di riferimento per il soccorso alpino a Cortina. Decisivo in centinaia di interventi sulle piste, aveva conquistato la fiducia di turisti e colleghi per empatia e dedizione

Diego Bortolotto
Paolo De Zordo
Paolo De Zordo

Una persona che sapeva rassicurare chi si trovava in pericolo, che infondeva fiducia a chi era in difficoltà. Paolo De Zordo, coneglianese di 55 anni, sostituto commissario e responsabile del soccorso per il commissariato di polizia di Cortina, è stato stroncato in otto mesi da una terribile malattia.

È stato diretto protagonista di centinaia di salvataggi e interventi sulle piste delle Tofane e tutti lo ricordano per la sua empatia e umanità. Ieri un messaggio di cordoglio è arrivato anche da Raiuno, dal conduttore di Unomattina Massimiliano Ossini.

«Vogliamo concludere con un forte abbraccio e un saluto a tutta la famiglia di un amico di Linea bianca, un mio amico – ha detto il conduttore -. Paolo, uomo della polizia che è stato con noi tantissime puntate e ci ha anche aiutato in momenti di difficoltà durante i mondiali del 2021. Un abbraccio anche a tutta la Polizia di Stato». De Zordo infatti aveva messo a disposizione la sua esperienza per la trasmissione di Raiuno Linea bianca, per insegnare la sicurezza sulle piste da sci e in montagna.

La carriera 

La passione per le vette l'aveva avuto fin da ragazzo. Entrato in polizia da ventenne, per trent'anni ha prestato servizio tra la questura di Bologna, con la squadra mobile, e quella di Belluno dove era responsabile del servizio di sicurezza e soccorso sulle piste da sci. «Per trent'anni ogni inverno ha curato i soccorsi qui sulle Tofane, aveva un estrema professionalità – lo ricorda il dirigente del commissariato cortinese, Luigi Petrillo -. Le persone che soccorreva si affidavano a Paolo, aveva un modo di affrontare le situazioni che lo rendevano unico».

De Zordo si prendeva a cuore delle persone, e spesso chiamava direttamente in ospedale per sapere come stavano quanti, escursionisti, turisti e sportivi, aveva salvato da incidenti.

L’encomio

«Paolo era contraddistinto dal tratto umano – evidenzia il dirigente – lui ha formato così tanti colleghi». Nel 2015 Paolo De Zordo aveva ricevuto l'encomio con lode dalla Polizia di Stato, per un episodio che si era verificato nel giugno 2012 a Bologna.

Nella capoluogo emiliano c'era in visita il presidente del consiglio, Mario Monti. Teppisti dei centri sociali cercarono di violare la zona rossa, il poliziotto coneglianese e altri colleghi rimasero feriti. «Con capacità professionali e coraggio sono riusciti, benché feriti, a contenere i manifestanti più facinorosi», questa fu la motivazione dell'encomio.

«Ciao paolo»

«Ciao Paolo – questo è stato il messaggio di cordoglio della questura di Belluno -. Dopo tanti anni trascorsi come responsabile del servizio di sicurezza e soccorso sulle piste da sci delle Tofane a Cortina d'Ampezzo, te ne sei andato così presto, lasciando il ricordo della tua professionalità, umanità e del tuo sorriso a quanti ti hanno conosciuto».

Paolo De Zordo lascia la figlia Sara, familiari, colleghi e tanti amici. Il funerale sarà celebrato domani alle 15.30 nella basilica di Cortina d'Ampezzo. 

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