Palazzo Mazza, il Comune “salva” le insegne luminose

CONEGLIANO. La “Time square” di Conegliano è salva. Palazzo Mazza, lo storico edificio diventato un simbolo di riconoscimento cittadino con le sue insegne luminose, rimarrà così com’è. Giovedì la giunta comunale ha approvato l’accordo con la proprietà e definito i criteri che lo mettono al riparo dallo smantellamento. La Soprintendenza ai beni culturali aveva evidenziato che si trattava di un edificio sottoposto a vincoli e anche la polizia locale aveva fatto notare che le installazioni erano in contrasto con il codice della strada. Ma l’amministrazione ha trovato l’escamotage per salvare la “Time square” della Marca.
«Il centro luminoso è divenuto elemento di particolare interesse poiché caratterizzante il contesto urbano in cui esso ricade - questa la motivazione fornita dal Comune di Conegliano - assumendo un ruolo di componente rappresentativa dello spazio pubblico non solo per un'evidente originalità compositiva e materica del complesso, ma anche per l'immediata riconoscibilità in quanto landmark urbano che connota una parte centrale della città storica».
Le insegne tra via Cavour e via Marconi sono riconosciute da tutti i trevigiani anche fuori Conegliano. Era il 1981 quando furono collocati i primi neon pubblicitari autorizzati dal Comune, poi modificati durante il corso del tempo, sponsorizzando diverse note aziende. «Le insegne componenti il centro luminoso fungono anche da punto di irraggiamento e illuminazione verso la nota Fontana dei Cavalli - aggiungono dal Comune - determinando un effetto scenico di indiscutibile suggestione e qualificando la visione d'insieme attraverso un'equilibrata commistione tra antico e moderno, segno di dinamica innovazione e di vivacità culturale».
La Soprintendenza aveva indicato delle prescrizioni che saranno rispettate: non superare il numero attuale delle scritte, quando ci sarà la sostituzione degli impianti il progetto sarà presentato alla stessa Soprintendenza e i cartelli in futuro saranno su sfondo trasparente. All’epoca in cui furono installati, i neon provocarono un vespaio di polemiche e la novità aveva diviso i coneglianesi negli anni ‘80. Con il passare del tempo è diventata però una consuetudine consolidata e apprezzata. Quando durante la scorsa estate erano stati sollevati dubbi sulla loro permanenza c’era stata una levata di scudi popolare, perché le insegne rimanessero al loro posto. L’accordo tra Comune e proprietario di palazzo Mazza sarà valido per i prossimi tre anni, ma in sostanza valido a tempo indeterminato di triennio in triennio, se non saranno modificate le norme. La proprietà dovrà corrispondere alla concessionaria pubblicitaria l’imposta comunale per ogni insegna. —
Diego Bortolotto
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