Palazzo di lusso targato Benetton

Il Gruppo compra edificio abbandonato e lo trasforma: appartamenti di pregio
ZAGO AG.FOTOFILM TREVISO CONDOMINIO IN VIA B. D'ALVIANO
ZAGO AG.FOTOFILM TREVISO CONDOMINIO IN VIA B. D'ALVIANO

Cinque piani abbandonati da anni. Quattordici appartamenti in viale D’Alviano davanti alle mura rimasti sfitti uno dopo l’altro e poi chiusi creando uno dei più grandi e appariscenti “buchi neri” all’interno del centro storico. Un vuoto che oggi rinasce con un nome: Benetton. I lavori sono iniziati da un paio di settimane, facendo subito capire che non si trattava di una ristrutturazione di poco conto. Gli operai sono entrati in forze aprendo le porte di tutti i vecchi appartamenti del palazzo che un tempo ospitava anche gli uffici della storica azienda di ceramiche Dal Balcon. E si sono subito messi all’opera per trasformare completamente il vecchio edificio residenziale nato nel 1959, anni di cui porta ai segni caratteristici. A firmare l’operazione è la famiglia Benetton, a vario grado e titolo. Se l’operazione immobiliare fa capo «a uno dei quattro i fratelli» si limitano a dire i responsabili, quella architettonica è frutto della penna di Massimo Benetton, figlio di Carlo (uno dei fratelli) e già autore per la famiglia del progetto di restauro della bellissima villa Coletti a Borgo Cavalli, acquistata nel 2007 proprio dal padre Carlo con la sua società “Proposta srl”, e diventata oggi una vera tenuta nobile di città. «L’idea alla base del progetto è quella di creare un contesto residenziale di alta qualità, conservando però le peculiarità di un palazzo inserito in un contesto urbano definito», spiega l’architetto Massimo Benetton, «nessun palazzo di vetro, nessun volo pindarico, ma una ricostruzione dell’edificio in base a necessità e caratteri moderni, senza alterne l’identità». Si lavorerà sulla struttura esistente, ma rimodellando gli spazi interni, aprendo ampie terrazze, sale e saloni, varchi per illuminare gli ambienti. «Il tutto sfruttando al meglio la vista unica sul tratto più ampio di verde delle mura», prosegue Benetton, «e riqualificando la zona retrostante, un tempo magazzino». L’edificio alle spalle del palazzo verrà trasformato in un garage-giardino: sotto le auto e sul tetto piante per creare una oasi naturale capace di abbracciare virtualmente il palazzo, che su un fianco ha il giardino delle De Amicis. Inutile sottolineare che si tratterà di edilizia di lusso, e che già volino cifre da capogiro per l’acquisto degli appartamenti che dovrebbero essere pronti entro il dicembre 2017. Erano 14, diventeranno 11 con tanto di attico, sistemi energetici di ultima generazione e il più possibile auto-alimentati. L’unica incognita ancora da sciogliere è al pianterreno, dove c’erano gli uffici. Lì potrebbe sorgere una palestra.

Federico de Wolanski

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