«Palazzo Ancilotto? Calma»

SANTA LUCIA DI PIAVE. "L'affare" Palazzo Ancillotto fa discutere e un gruppo di santalucesi esprime il proprio dissenso per l'operazione, scrivendo una lettera aperta a tutti i consiglieri di maggioranza. «Fermate tutto», è il loro appello, «e costituite una commissione pubblica con imprenditori, commercianti e rappresentanti delle associazioni». In ballo ci sono 5 milioni di euro. Con la vendita delle quote di Asco, il Comune di Santa Lucia ha incassato 6 milioni e 700 mila euro, da reinvestire in opere pubbliche.
Il progetto dell'amministrazione, già da alcuni anni, è di acquistare Palazzo Ancillotto, la storica dimora ottocentesca di via Crispi, che sta cadendo a pezzi. Al milione e mezzo previsto per l'acquisto, si sommerebbero 3 milioni e mezzo per la ristrutturazione e farlo diventare un centro polifunzionale.
«È indispensabile investire in progetti e strutture che possano favorire il reciproco sostegno, lo sviluppo solidale della nostra comunità», sostengono Renzo De Faveri, Luigino Barazzuol, Pietro De Coppi, Fulvia Franceschin, Ottorino Saccon, Mariano Trevisan e Nadia Zorgno, che hanno scritto a giunta e maggioranza.
«Ricordatevi che questa operazione non era compresa nel vostro programma elettorale e non è corretto assumere impegni di tale portata in scadenza di mandato», aggiungono i firmatari, «non accettiamo come giustificazione che la decisione è stata presa a seguito di reiterate e poco frequentate assemblee pubbliche».
L'amministrazione comunale aveva convocato due incontri, uno a giugno e l'altro ad ottobre, per raccogliere idee e suggerimenti su come investire i milioni di euro. «Sarebbe opportuno costituire una commissione consigliare», è la proposta, «composta oltre che dalla maggioranza e dall'opposizione, anche da rappresentanti degli imprenditori, dei professionisti, dei commercianti e delle associazioni operanti nel nostro comune». (di.b.)
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