Palazzi al posto di case «Il piano della Regione così deturpa la città»

Castelfranco. Il forum “Salviamo il paesaggio coordinamento Asolo Castellana” lancia l’allarme in merito a un’imminente ondata di nuova cementificazione. Al centro dell’attenzione è il progetto di legge regionale 402/2018 dal titolo “Politiche per la riqualificazione urbana e incentivazione alla rinaturalizzazione del territorio veneto” che pur parlando di riqualificazione, di rinaturalizzazione, di crediti edilizi, «ci regala in prossimità delle feste natalizie la messa a regime del piano casa depauperando definitivamente le amministrazioni comunali della possibilità di decidere o correggere il tiro sulle trasformazioni del proprio tessuto urbano, consegnando di fatto “per legge” l’urbanistica nelle mani delle contrattazione tra privati», spiega Morena Bragagnolo, portavoce del Forum.

Poco tempo fa anche il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero, aveva posto l’accento sugli scompensi generati dal piano casa che non considera affatto il contesto paesaggistico delle varie cittadine e che dà vita a edifici evidentemente fuori scala rispetto al contesto circostante. “Salviamo il Paesaggio” è categorico e muove alcune considerazioni su Castelfranco: «La città diffusa che caratterizza la nostra regione sta cambiando di nuovo volto regalandoci palazzi a sei piani là dove c’era una villetta singola con giardino, alterando per sempre la proporzione fra spazi pieni e spazi vuoti, portando il buio dove prima c’era il sole e creando nuove isole di calore e bisogni di mobilità diversa dall’auto singola di proprietà. Lo testimoniano i palazzi cresciuti come funghi in via Piemonte, via Monfenera o via Giotto nella nostra amata Castelfranco».

Intanto, il sindaco di Asolo, Mauro Migliorini, afferma di essersi subito accertato su eventuali ricadute impattanti sul territorio collinare: «Il borgo è tutelato da una maglia fittissima di norme restrittive che lo preservano da ampliamenti edilizi selvaggi. Restano però da tutelare le frazioni nell’area collinare e in pianura che invece sarebbero più soggette alla messa in atto del piano casa». —

Elia Cavarzan

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