Pajola assolto, non era un medico abusivo

TREVISO. Nel suo studio olistico non ha mai praticato terapie mediche esercitando abusivamente la professione di medico, ma terapie e cure per le quali è abilitato dal suo diploma. Per questo Roberto Pajola, 60 anni, è stato assolto dall’accusa di esercizio abusivo della professione: il fatto non sussiste. Si chiude così la vicenda giudiziaria che vede protagonista Roberto Pajola, alle spalle una carriera brillante, per ben 18 anni ortopedico traumatologo all'ospedale Ca' Foncello di Treviso-dirigente di primo livello dell’unità operativa di ortopedia-e medico sportivo per la Benetton basket e la volley Sisley. A denunciarlo era stata una dottoressa che lo accusava di aver prescritto una dieta e alcuni farmaci ad una paziente che si era rivolta al suo studio olistico e chinesiologico.
Pajola, difeso dall'avvocato Piero Barolo, si è sempre proclamato innocente sostenendo di non aver prescritto farmaci ma solamente alcuni integratori. Una posizione ieri accolta dal giudice che ha dato ragione al medico sportivo, dando fine al processo con un’assoluzione. Un incubo che si ripete e la seconda assoluzione dopo che circa 10 anni fa Pajola era finito davanti al giudice per l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato, falso in certificazione amministrativa e contraffazione di impronte destinate a pubblica autenticazione. Una vicenda da cui alla fine uscì pulito, assolto da tutti i capi d’accusa. Nel 2001 era stato l’allora direttore generale del Ca' Foncello Domenico Stellini a consegnare alla magistratura tutti i documenti a seguito di una segnalazione dell'Ordine dei Medici di Venezia, che aveva denunciato come lo stimato ortopedico, non risultasse iscritto all'Ordine. Assolto da ogni accusa( per truffa, prescritti gli altri reati), allora come ieri. Pajola, professionista stimato da medici e pazienti, aveva aperto uno studio olistico di fisioterapia. Secondo la dottoressa Pajola invece era andato un po' oltre, prescrivendo una dieta e i relativi farmaci ad una paziente. Da qui la denuncia.
La difesa, rappresentata dall’avvocato Barolo, di udienza in udienza ha smontato ogni accusa. Pajola, diplomato in chinesiologia, non esercita la professione medica ma esegue terapie olistiche e suggerisce l’assunzione di integratori alimentari e non di farmaci. Fatto confermato anche da tutti i pazienti che sono sfilati in aula. Pajola ha sempre ribadito di non essersi mai spinto oltre a quanto consentito dalla legge. E ieri il giudice gli ha dato ancora una volta ragione: il fatto non sussiste.
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