Paese saluta la fioreria Severin, una storia lunga sessant’anni
Serrande giù per l’ultima volta mercoledì 31 dicembre per la storica attività in via Roma 26, prosegue invece l’attività di onoranze funebri

Si abbasserà definitivamente mercoledì la serranda della storica fioreria Severin di via Roma 26, nel cuore di Paese. Una chiusura che segna la fine di una storia lunga oltre sessant’anni, iniziata tra il 1960 e il 1961, quando Pierina Severin e il marito Antonio Benedos decisero di affiancare all’attività di onoranze funebri anche una fioreria, destinata negli anni a diventare uno dei punti di riferimento più riconoscibili della comunità.
Una vicenda familiare profondamente intrecciata con quella del paese. «Siamo praticamente nate qui dentro», raccontano Angela e Sonia Benedos. «Abbiamo fotografie da bambine nel negozio, questo luogo è sempre stato casa nostra». Nel 1983 le due sorelle subentrano ufficialmente ai genitori, portando avanti per decenni entrambe le attività con una dedizione totale, senza mai separare davvero il lavoro dalla vita privata.
«Non è mai stato un lavoro da ufficio», spiegano, «ma qualcosa che ti accompagna giorno e notte, sette giorni su sette». Con il passare degli anni, però, il peso degli impegni cresce e diventa necessario fare una scelta. Le licenze vengono quindi divise: Angela continua a occuparsi della fioreria, mentre Sonia si dedica alle onoranze funebri, che restano tuttora attive e che dal 2014 sono affiliate a Cof per ampliare l’assistenza alle famiglie mantenendo stile e professionalità.
«È stata una decisione sofferta, ma inevitabile», raccontano, «ci abbiamo dato tutto: tempo, energie, cuore». La chiusura della fioreria rappresenta un momento significativo non solo per la famiglia Benedos, ma per l’intero paese, da sempre molto legato alle sue attività storiche. «Qui non sei mai stato solo un negozio», spiegano, «conosci le persone, le famiglie, le generazioni». Un legame che resiste al tempo: ancora oggi capita che qualcuno telefoni chiedendo «di Pierina», il nome della madre che avviò l’attività.
«Vedere le porte chiuse fa più male di un lutto», ammettono le sorelle. «Ringrazio di cuore Paese e tutte le persone che ci sono state vicine in questi anni, che ci hanno fatto diventare parte della loro famiglia» aggiunge Angela. Una precisazione è però fondamentale: chiude solo la fioreria, mentre l’attività di onoranze funebri prosegue regolarmente, portata avanti da Sonia. «Non scompare tutto», sottolineano, «ma si chiude un capitolo importante della nostra storia». Mercoledì sarà così anche l’ultimo giorno di una lunga stagione fatta di sacrifici, lavoro silenzioso e profondo legame con Paese.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso








