Paccagnella vince al Tar la giunta gli deve 2 milioni

L’amministrazione gli aveva negato la possibilità di costruire vicino al castello una struttura residenziale per anziani aperta anche ai cittadini coneglianesi
ALLEGRANZI CONEGLIANO FURTO IN VILLA PACCAGNELLA conegliano furto villa paccagnella vittorio veneto de zan pederobba piva
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CONEGLIANO. Aveva negato il permesso a costruire 5.800 metri cubi in via Benedetti, alla base della collina del Castello: ora il Tar ha stabilito che il Comune dovrà risarcire l'imprenditore Adriano Paccagnella che aveva chiesto 2 milioni di euro. Entro 60 giorni l'ente locale dovrà quantificare il danno commisurandolo al mancato guadagno per la non realizzazione di queste opere. Il Tar ha inoltre disposto la trasmissione della sentenza alla Procura della Corte dei Conti regionale. Nel 1972 Pietro Paccagnella, padre di Adriano, realizzò una lottizzazione e in base alla convenzione, avrebbe dovuto cedere quell’area al Comune per farci un parco. Dopo dieci anni il diritto, non esercitato dall’ente locale, cadde in prescrizione. Alcuni mesi dopo il Comune adottò una variante al Prg con cui quell’area da cedere si trasformò in zona residenziale di completamento. Di conseguenza, nel 1997, Adriano Paccagnella presentò al Comune uno studio planivolumetrico per ottenere l’edificazione, ma ricette risposta negativa e si rivolse al Tar. Nel frattempo il Comune avviò la revisione del Prg (entrato in vigore nel 2003), in base alla quale l’area divenne di pubblica utilità, annullando così, di fatto, l’edificabilità. Quasi un decennio dopo, nel gennaio 2006, il Tar emise una sentenza in cui diede ragione al privato, disponendo l’annullamento del parere sfavorevole a nuove costruzioni pronunciato della commissione edilizia. Paccagnella ha diffidato il Comune al pagamento del danno e ha notificato un atto di messa in mora, rimasto senza riposta. Sono state così attivate trattative per una soluzione transattiva. Per il nuovo Prg non si può più costruire in quella zona e di conseguenza Paccagnella ha chiesto al comune di «trasferire» l’edificabilità in via delle Ginestre. Il Comune ha messo il caso in stand-by in attesa della realizzazione del Pat e poi, nel 2008 è partita una seconda trattativa. L’imprenditore, poiché l’area in suo possesso è diventata di pubblica utilità, ha cercato la possibilità di realizzare un intervento di interesse pubblico e ha proposto di realizzare un’innovativa struttura di residenza condivisa e assistita per anziani autosufficienti o parzialmente non autosufficienti, dotata di servizi di tipo sanitario (Utap) e fisioterapico accessibili per tutta la cittadinanza. L’ente si è dichiarato interessato e ha invitato il privato a presentare un progetto preliminare dell’intervento.Nel 2009 la giunta però non ha espresso parere favorevole a causa del contrasto del tipo di intervento ipotizzato con il contesto territoriale, ovvero il parco della collina del castello. Nel 2010 l’imprenditore, tramite gli avvocati Alberto e Michele Steccanella, ha presentato al Tar un ricorso con cui chiede il risarcimento di 1.926.180 euro per i danni patrimoniali e per il mancato guadagno che avrebbe potuto ricavare per la crescita del mercato immobiliare e altri 98.024 euro per le spese sostenute per presentare il complesso progetto preliminare, pagare gl ingegneri Giorgio Dalla Val e Lionella Piva e anche i suoi legali. Il 29 marzo la seconda sezione del Tar Veneto ha depositato la sentenza che accoglie parzialmente il ricorso di Paccagnella. Entro 60 giorni il Comune dovrà fare una proposta di risarcimento. Infine, la pronucia verrà trasmessa alla Corte dei Conti, che valuterà se vi è stato un danno erariale.

Salima Barzanti

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