Ospedale, nuovo parcheggio: è già assalto

Ma la segnaletica orizzontale è da rifare: corsie sbiadite e strisce che finiscono contro un muro
TOME' TREVISO NUOVO PARCHEGGIO OSPEDALE ''CA' FONCELLO'' IN VIA POLVERIERA
TOME' TREVISO NUOVO PARCHEGGIO OSPEDALE ''CA' FONCELLO'' IN VIA POLVERIERA

Cinquanta nuovi stalli per le auto al Ca’ Foncello: boom di accessi nel nuovo parcheggio aperto giovedì mattina da Usl 9 e Ca’ Sugana vicino la portineria nord dell’ospedale, adiacente a via Polveriera.

La notizia dell’apertura del nuovo parcheggio era nell’aria da un po’ di tempo, ora i trevigiani possono usufruire del nuovo mini-park: già dal primo giorno quasi tutti i 50 posti auto erano occupati, segno evidente che i cittadini avevano bisogno di maggior spazio per lasciare la propria auto e recarsi in ospedale.

Un passo avanti, quello dell’apertura di nuovi stalli da parte di Comune e Usl 9 per far fronte al caos che giornalmente si verifica intorno al Ca’ Foncello: auto in doppia fila, o lasciate fuori dagli appositi spazi, e automobilisti infuriati che attendono a lungo per trovare un posto libero.

«C'era bisogno di un’altro parcheggio» dice una paziente del Ca’ Foncello» devo venire spesso in ospedale e l’altra mattina, dopo aver letto il giornale, mi sono recata qui subito per parcheggiare. Finalmente ho trovato facilmente un posto libero vicino».

Pareri positivi dunque per la nuova area di sosta anche se è stata aperta in fretta e furia: all'interno del parcheggio ci sono ancora i residui di spazzatura e bottiglie di plastica abbandonate dai cittadini. Non solo: le enormi buche presenti nel terreno sono state coperte alla buona con la sabbia e in certi punti l’asfalto è ancora decisamente accidentato.

La zona di via dell’ospedale presenta problemi anche per quanto riguarda la segnaletica orizzontale parzialmente cancellata dall’usura del tempo: le strisce pedonali non si vedono, e in un caso finiscono contro un muro. Scarsamente visibili anche le linee di parcheggio bianche e gialle lungo l’intero viale che sono necessarie per delineare le corsie preferenziali.

Elisa Adamo

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