Operaio cade dal tetto, tre imprenditori a processo
Secondo l’accusa avrebbero omesso di adottare le opportune misure di sicurezza tali da impedire che un operaio cadesse dal tetto di un palazzo in fase di ristrutturazione. E’ iniziato ieri il processo che vede alla sbarra con l’accusa di lesioni colpose Claudio Calligari della Pio Guaraldo Spa, Renzo Zardet della Tecnoelettra Srl e Stefano Grosso della Grosso Legnami Srl che hanno deciso di opporsi al decreto penale di condanna. L’incidente contestato risale allo scorso 29 marzo: in quel periodo erano in corso i lavori di ristrutturazione di Palazzo Marcati, a ridosso del put, poco distante da porta San Tomaso. In particolare i lavori erano concentrati in quel periodo sul rifacimento del tetto, dove si trovava l’operaio G.F., che, non essendosi accorto della presenza di un lucernario, cadde violentemente a terra facendo un volo di diversi metri. Subito sul posto intervennero i soccorsi: l’uomo trascorse quasi due mesi in ospedale per le ferite e le diverse fratture riportate a seguito del terribile incidente. Sul caso indagò quindi la Procura di Treviso, poi scattò la denuncia nei confronti di 4 titolari di altrettante ditte impegnate nel cantiere. Uno solo di loro decise immediatamente di non opporsi al decreto penale di condanna, gli altri tre preferirono affrontare il processo per lesioni colpose. Ieri mattina in aula è stata ascoltata la testimonianza di alcuni consulenti che hanno ricostruito la dinamica dell’incidente, oltre a quella del capo cantie-re, che era presente al momento dell’infortunio. Stefano Grosso ha comunicato ieri mattina la sua decisione di non opporsi al decreto penale di condanna, fissato ad alcune migliaia di euro. Per gli altri due imputati il processo è stato aggiornato al prossimo 4 aprile.
Serena Gasparoni
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