Operaia morta, fabbrica chiusa per lutto

Plastopiave ferma la produzione per tutta la settimana, aperta un’inchiesta sulla donna schiacciata dal macchinario
Guerretta Conegliano Azienda Plastopiave via Manzoni zona industriale Campidui, operaia morta schiacciata da macchinario
Guerretta Conegliano Azienda Plastopiave via Manzoni zona industriale Campidui, operaia morta schiacciata da macchinario

CONEGLIANO

Plastopiave chiusa per lutto. La decisione dopo l’incidente in fabbrica costato la vita lunedì sera a Gabriela Iliescu, 44 enne romena, residente a Colle Umberto. L’azienda di via Manzoni a Campidui di Conegliano rimarrà chiusa per tutta la settimana. Il macchinario che ha schiacciato testa e spalla dell’operaia è stato fermato in attesa di ulteriori valutazioni da parte dei tecnici dello Spisal. Chiesta anche una perizia ai costruttori della macchina. Intanto il pm Francesca Torri ha aperto un’inchiesta. Il magistrato è in attesa di una prima relazione dettagliata sulle cause della morte della sfortunata operaia. Secondo quanto ricostruito dallo Spisal, Gabriela Iliescu stava lavorando con una soffiatrice che stampa bottiglie in plastica. È entrata dalla parte posteriore della macchina per fare delle pulizie con la pistola ad aria compressa. Ha messo la testa tra due stampi ed è rimasta schiacciata. Non è ancora chiaro come possa essere successo. La donna avrebbe dovuto conoscere a perfezione il macchinario. Si sta valutando se tutte le norme sulla sicurezza siano state rispettate. «Queste morti non devono più accadere – dicono a chiare lettere allo Spisal – la dinamica purtroppo ricorda altri incidenti mortali avvenuti nel passato in provincia».

«Siamo vicini alla famiglia di Gabriela – ha fatto sapere ieri la Plastopiave – in questo momento di indicibile sofferenza e a tutti colleghe, colleghi e amici che l’hanno apprezzata e che sicuramente ne conserveranno un ricordo duraturo. La nostra azienda è costernata per quanto successo. Ci siamo messi a disposizione delle autorità e dello Spisal per l’accertamento della dinamica dell’incidente». Gabriela Iliescu viveva con il marito Fabio Marchesin in un residence in piazza Marconi a San Martino di Colle Umberto. «Ma come si può morire ancora in fabbrica?», continua a tormentarsi. I vicini di casa scuotono la testa dopo aver appreso la notizia dai giornali. «L’abbiamo vista uscire lunedì per andare al lavoro. Da dieci anni abitava in questo complesso. Gabriela era alla Plastopiave da due. Si era trasferita in Italia per trovare lavoro. Qui aveva conosciuto Fabio, un bravo parchettista. Una coppia tranquilla». I funerali della sfortunata operaia saranno celebrati con molta probabilità in Romania, dove la donna ha una figlia già sposata.

Francesca Gallo

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso