Operai senza stipendio: in provincia di Treviso mille vertenze in un anno

TREVISO. Il post-crisi nella Marca: si lavora, ma (spesso) non si viene pagati. L’onda lunga del terremoto finanziario che ha coinvolto le banche venete, unita a un contesto produttivo ancora fragile, ha portato a un numero crescente di vertenze per motivi economici tra dipendenti e azienda. Procedure concorsuali, stipendi in ritardo, Tfr che arriva col contagocce: se i contenziosi relativi ai licenziamenti sono in calo, la nuova frontiera dell’attività sindacale, spiega Cisl Belluno Treviso, riguarda il portafoglio dei dipendenti.
I numeri diffusi dall’ufficio vertenze dicono che nel 2017 più di mille lavoratori si sono rivolti allo sportello trevigiano: Per la precisione 1.004, con 407 lavoratori assistiti nella Sinistra Piave, 322 nella Destra Piave e 275 nel capoluogo. Di questi mille casi, 629 sono relativi a procedure concorsuali che hanno per protagoniste aziende insolventi, mentre le vertenze, fra individuali e collettive, sono state 245. I contenziosi riguardanti provvedimenti disciplinari, dimissioni per giusta causa e consulenze si sono fermati a 130.
«L’attività legata al recupero crediti dei lavoratori ai quali non viene pagato lo stipendio è ancora quella principale» conferma la responsabile dell’ufficio vertenze di Cisl Belluno Treviso Roberta Barbieri, «si tratta di vertenze sia individuali, con casi di singoli lavoratori ai quali non vengono riconosciute le spettanze dovute, che collettive, nei casi di fallimenti aziendali.
I casi di licenziamenti contestati sono in numero inferiore rispetto all’anno passato, soprattutto a causa delle modifiche legislative apportate dal Jobs Act. Cresce invece la richiesta di assistenza nei provvedimenti disciplinari e la richiesta di regolarizzazione dei rapporti di lavoro in casi di lavoro in nero, contratti part-time, di prestazione svolta a tempo pieno e di lavoratori sottoinquadrati. Il mercato del lavoro sta vivendo una fase di profondo cambiamento: le scarse tutele contrattuali, la esasperata ricerca di flessibilità da parte delle aziende e la ricollocazione dei lavoratori all’interno di nuovi percorsi professionali richiedono nuove forme di tutela».
In provincia di Treviso gli sportelli per le vertenze sono aperti nelle sedi Cisl di Treviso, Montebelluna, Conegliano, Oderzo, Castelfranco, Onè di Fonte, Spresiano, Pieve di Soligo e Vittorio Veneto. Il servizio è stato potenziato nel corso degli ultimi mesi per essere più presente nel territorio e dare risposte anche a tutte quelle categorie (vedi autonomi e “atipici”) che finora erano rimaste senza una rappresentanza.
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