Oggi partono i saldi: il 32% dei trevigiani farà meno shopping. «Ma c’è ottimismo»

L’indagine: Marca seconda in Veneto per previsioni di spesa. Paludetti (Federmoda): «Con la congiuntura lo sconto attrae»
Mattia Toffoletto
Saldi, da oggi si parte
Saldi, da oggi si parte

Saldi estivi al via da oggi, giovedì 6 luglio: un trevigiano su tre spenderà meno dello scorso anno. Il dato emerge da una indagine effettuata da Confcommercio e Unioncamere Veneto.

Attingerà quindi meno dal portafoglio il 32,7% degli interpellati, complice l’inflazione elevata, mentre solo 16,5% prevede di alzare il tetto di spesa rispetto a luglio 2022.

Fatti due conti, oltre il 52% ipotizza di sborsare invece la stessa cifra di 12 mesi fa. Numeri non incoraggianti per il settore, solo parzialmente compensati da un aumento di spesa stimato al 20%.

L’esborso medio previsto nell'abbigliamento vede infatti Treviso seconda in Veneto solo a Rovigo, con 259 euro (contro 336). Leggermente più basso il dato provinciale di Belluno con 258 euro e Padova con 238, stime comunque superiori alla media veneta di 236 euro.

Per le scarpe si prevede una spesa a Treviso di 214 euro, 150 per gli accessori. Le modalità d’acquisto? In prevalenza, negozi fisici e di prossimità. Senza scordare che, al di là della scontistica online, le promozioni, per i clienti più affezionati, sono già cominciate – ufficiosamente – da qualche giorno.

Maria Beatrice Paludetti, presidente Federmoda Confcommercio Treviso, coglie l’occasione per rivolgere un appello alla politica, invocando interventi a supporto dei piccoli negozi: «Serve assicurare sostegno al commercio tradizionale, grande motore di equilibrio comunitario, in tante questioni ancora critiche: penso al costo del credito bancario, a quello degli immobili commerciali e agli affitti, all’Iva troppo elevata. I negozi del sistema moda, in questi mesi difficili, si sono impegnati, riuscendoci, a non scaricare sui consumatori, se non in minima parte, gli aumenti dei costi di produzione. Confidiamo che la strategia prudente dei prezzi sia apprezzata, favorendo gli acquisti. Ma il commercio ha necessità strutturali, cui la politica dovrebbe dare priorità».

Per il resto, guarda con fiducia ai prossimi giorni, a dispetto di quel 32% di trevigiani intenzionati a risparmiare, stretti fra carovita e vacanze: «Dalle indagini si comprende che il commercio tiene e tiene il valore del saldo, inteso come particolare momento d’acquisto nei negozi di fiducia», prosegue Paludetti, «un dato rilevante se si valuta la congiuntura, se si considera la ripresa complessiva dell’economia italiana, persino più robusta di quella media europea. La persistenza di un’inflazione elevata, in parallelo, preoccupa molto, ma non arriva a frenare il momento del saldo, che nell’immaginario dei consumatori resta un momento di acquisto e gratificazione, soprattutto in prossimità delle ferie estive».

I saldi estivi dell’estate 2023 (conclusione fine agosto) coincidono peraltro con l'entrata in vigore della direttiva europea Omnibus, che ha introdotto regole severe contro le operazioni commerciali aggressive nelle piattaforme online. Obiettivo, imporre pure all’ECommerce una corretta comunicazione delle riduzioni di prezzo, affiancando il precedente all’attuale.

«Sono i primi saldi che si svolgeranno con le nuove regole, entrate in vigore il primo luglio», sottolinea la presidente Federmoda Treviso, «noi negozi tradizionali abbiamo salutato con favore la direttiva europea. Siamo fiduciosi che i consumatori, dopo tante sirene ingannevoli, stiano ritornando a quel rapporto di trasparente e leale collaborazione che storicamente ha contrassegnato il commercio di prossimità dei nostri territori e centri storici».

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso