Oggi l’addio a Penzo bomber indimenticato

SAN POLO. Non ce l’ha fatta Maurizio Penzo. Ha combattuto in tutti i modi contro la malattia, ma non è riuscito a vincerla. Ad avere la meglio è stato il tumore che se l’è portato via, domenica scorsa, lasciando un grande vuoto anche a San Polo: 58 anni, nato e cresciuto a Venezia Castello, una vita passata come calciatore nei campi regionali veneti, Penzo nel ’79, appena compiuti i 18 anni, ha esordito nel Venezia 1907. Era un destro naturale che era una fucilata ma aveva entrambi i piedi d’oro. Precisione chirurgica. Aveva grande visione di gioco da centrocampo in avanti. Fisico dominante, calcio preciso e potente e le sue doti messe in mostra tanto da attirare l’attenzione di molti osservatori di squadre regionali. Alla fine approdò al Gemeaz San Polo del presidente Lino Cusin con allenatore Sabbadin. È proprio in occasione della inaugurazione dello stadio Giovanni Giol di San Polo il 14 novembre 1984 che la squadra trevigiana nel nuovo tappeto verde incontrò il Milan di Liedholm e Baresi.Il risultato è tennistico 6-0 per i rossoneri ma Maurizio ricevette i complimenti del centravanti Mark Hateley . Rimase a San Polo tre anni e partecipò a 72 gare segnando 22 reti. Proprio al suo terzo campionato 1986/87 con Colusso allenatore vinse il campionato di promozione permettendo alla Gemeaz l’anno successivo per la prima volta della sua storia ad accedere al campionato Interregionale. I funerali saranno celebrati oggi nella Basilica di SS. Giovanni e Paolo a Venezia alle ore 11. —
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