Oderzo, la pioggia non ferma Finardi che canta e suona in osteria

Curioso fuoriprogramma per il cantautore milanese dopo lo stop al concerto. L’assessore di Oderzo: «Bella serata, peccato per il maltempo che ha rovinato l’evento»

ODERZO. La pioggia ferma il concerto in piazza, non quello in osteria. Per Eugenio Finardi, costretto domenica sera a interrompere il concerto in piazza, inatteso e gradito fuoriprogramma in un locale del centro. Dove, dopo aver desistito aver interrotto a causa della pioggia il suo concerto, ha continuato a deliziare un ristretto pubblico con il solo aiuto della chitarra e della sua voce. Così, davanti a sindaco, assessori e una manciata di fans, ha intonato alcuni dei suoi sucsessi.

Dopo la sospensione del concerto e dopo aver firmato decine di autografi, Finardi e gran parte della giunta guidata da Maria Scardellato si sono incamminati verso il ristorante «Sosteria» di calle Eno Bellis per bere un bicchiere prima di salutare l’artista e la sua band. Lungo il tragitto, la carovana ha incontrato alcuni passanti, che hanno riconosciuto e seguito Finardi fin dentro il locale. Forse sentendosi un po’ in debito nei confronti degli opitergini, il cantautore ha iniziato ad eseguire alcuni suoi pezzi accompagnato da una chitarra. Dopo alcuni dei suoi classici tra i quali «Oggi ho imparato a volare», il clou delle corde vocali si è avuto sulle note di «E se Dio fosse uno di noi». Ad ascoltarlo, davanti a un calice di vino, la sindaca Maria Scardellato insieme agli assessori Michele Sarri (che ha postato su facebook un paio di dirette), Lara Corte, Vincenzo Artico ed Enrico Patres. «Sono stati bei momenti, ma mentre cantava pensavo al fatto che quei pezzi li avrebbe dovuti cantare a tutti in piazza Grande. Quest’anno siamo stati molto sfortunati con il meteo, mi veniva da piangere» aggiunge l’assessore alla cultura.

Quella di sabato non è stata la sola serata delle Fiere della Maddalena rovinata dal maltempo. Prima ne avevano fatto le spese due serate dell’Opera in piazza, una di Parcoscenico e quella dedicata alle Vie dei Goeosessi, il percorso che avrebbe dovuto fare da vetrina ai prodotti enogastronomici del territorio. Anche domenica sera, il tempo ci ha messo lo zampino: «Finardi ha voluto iniziare, ma il tempo è volto al brutto. Non si poteva fare nulla». Corte respinge le critiche social che chiedevano come mai il palco non fosse stato coperto in qualche modo: «Sarebbe costato troppo».

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