Nuovo personale a Ostetricia «I due ospedali a pieno regime»

Il primario del San Giacomo, La Gamba, fa il punto: «Dopo un periodo difficile ora il personale non manca. Le sfide? Fecondazione assistita e nascite in calo»

CASTELFRANCO. Anno nuovo e arrivano anche le buone notizie per i reparti di ginecologia dei presidi ospedalieri di Castelfranco e Montebelluna, che ritornano alla normalità. Ad annunciare il rientro alla normalità è il primario di Ostetricia e ginecologia di Castelfranco, Domenico La Gamba, che è soddisfatto della scelta della sua azienda: «Abbiamo acquisito nuovo personale in libera professione, proveniente da altri ospedali e fin d’ora possiamo assicurare che tutte le attività del reparto sono assicurate al meglio. Il nuovo personale, sicuramente qualificato ad ogni livello, ci aiuterà sia in Ostetricia, ma soprattutto in Ginecologia, dove avevamo chiuso attività importanti, per la mancanza di medici».

Questa azienda è stata una delle ultime ad assumere nuovo personale per venire incontro a tutte le esigenze del territorio castellano e del montebellunese che lo scorso anno è stato costretto a spostare attività negli ospedali limitrofi o a Treviso Ca’ Foncello, Camposampiero o Cittadella. «La nostra azienda», continua Gamba, titolare dall’agosto dello scorso anno, «per questa operazione ha “acquistato” delle ore presso le altre aziende ospedaliere, in attesa che vengano espletati i concorsi a tempo determinato».

Ora i medici che sono impiegati nei due presidi ospedalieri sono: 7 a Montebelluna e 5 a Castelfranco. Da considerare che al San Giacomo ci sono due medici in aspettativa per gravidanza.

Sono quindi ripartiti gli ambulatori di Istero Diagnostica, indagini per diagnosi ginecologiche e l’ambulatorio oncologico, sarà ampliato e meglio strutturato durante quest’anno anche il percorso nascite che nel 2018 ha comunque sempre funzionato.

Sia a Castelfranco che a Montebelluna, per mancanza di questo “nuovo” personale, finora era stata privilegiata l’ostetricia con le sue 976 nuove nascite all’ospedale di Montebelluna con primario Maria Grazia Salmeri e 836 in quello di Castelfranco Veneto. «Il monito che posso lanciare», riprende La Gamba, «è quello di fare più figli, magari guardando meno la Tv alla sera. Rispetto al 2017, infatti, rileviamo un calo delle nascite anche qui da noi: il trend rispetta il calo delle nascite a livello nazionale, ma dobbiamo comunque rilevare che il 30% delle nascite deriva da coppie non italiane e che ora se ne tornano nei loro paesi d’origine per effetto della crisi. Rilevo un aumento della fecondazione assistita, dovuta anche per la sterilità, specie nei maschi, a seguito dei gravi problemi d’inquinamento che ci sono oggigiorno nell’aria. Questa tecnica che inizia ad essere seguita con sempre maggiore frequenza, portando ad avere gravidanze anche a cinquant’anni: nell’anno appena concluso anche a Castelfranco abbiamo registrato un caso di una donna extracomunitaria. A seguito questa tecnica aumentano anche i parti gemellari».

Il neonato che ha segnato il record di peso ha toccato il 4,6 chili. —

Dario Guerra

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