Nuovo hotel Carletto a Treviso, si parte: trattativa in corso per l’antenna Iliad

TREVISO. Obiettivo febbraio 2021. Per quella data l’ex hotel Carletto di Selvana tornerà a riaprire. Il cantiere è partito da pochi giorni ma gli operai lavorano a tutto andare dentro e fuori la struttura che sta diventando cruciale non solo per la sua prospettiva turistica e di rivitalizzazione di un buco nero.
L’ex Carletto è oggi anche la chiave di volta dell’accordo per risolvere il nodo dell’antenna della telefonia mobile Iliad che aveva scatenato la protesta nel quartiere.
IL CANTIERE
I permessi sono arrivati quando si era ancora in emergenza sanitaria, e non appena liberati i cantieri Guido Ferreli - il nuovo proprietario dell’immobile - ha subito fatto partire i lavori. Si provvederà alla completa riqualificazione dell’edificio destinato, potenzialmente, un domani, ad aumentare in altezza e allargarsi con una costruzione annessa destinata a zona ristorazione e relax.
«Siamo orgogliosi di portare avanti questa iniziativa», dice Ferreli, «Incrociamo le dita per i mesi a venire, sperando che l’emergenza Covid sia passata e permetta a tutto il settore turistico di ripartire. Io voglio essere ottimista, e spero».
IL FUTURO
L’idea di base è quella di utilizzare il nuovo Carletto come punto di approdo per vari tour operator che lavorano con Stati Uniti e Canada, soprattutto a livello di turismo studentesco. «Ci sono centinaia di ragazzi pronti a venire a Treviso, che è una città bellissima».
E il suo progetto potrebbe allargarsi anche all’università trevigiana offrendo spazi per gli studenti. Nuova vita di riflesso per tutta Selvana che da anni convive con il palazzo abbandonato, depredato, malfrequentato.
L’ANTENNA
Ma come detto, oggi l’ex Carletto è strategico anche sul fronte della battaglia di quartiere contro il pennone Iliad che (con tutti i permessi in regola) si stava issando nel parcheggio tra via Brigata Marche e via Alpini prima di essere bloccato dalla protesta dei residenti.
Il Comune ha cercato di porci una pezza, mettendo in stand by il cantiere e trattando per il trasloco. Ferreli, in un incontro avvenuto a Ca’ Sugana giovedì, si è reso disponibile ad accogliere l’antenna (ovviamente con dimensioni e forma completamente diversi dal pennone) sul tetto dell’albergo, esattamente come già fanno le parrocchie con i campanili ed altri privati.
Di fatto è la soluzione che toglie le castagne dal fuoco al Comune. Ultimo scoglio da superare, la trattativa con Iliad che dovrebbe avvenire questa settimana e potrebbe chiudere la partita.
FOGNATURA
Non sarà un do ut des, ma Ca’ Sugana pare abbia confermato in pieno l’intenzione di prolungare la fognatura fino all’ex Carletto, permettendo all’hotel di non lavorare solo con le vasche di contenimento, ma essere collegato alla rete di acque nere risolvendo, una volta per tutte, il nodo dell’acquitrino puzzolente e zeppo di animali in cui si era trasformato il fosso tra l’ex hotel e le case dopo che era stato chiuso il suo passaggio d’acqua. Altro tema caro ai residenti di zona.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso