Nuovi passeggi, addio a sporco e degrado, piano di rilancio della Restera di Treviso

TREVISO. Vuole far brillare la Restera ripulendo angoli trasandati come il Ponte della Gobba, rigenerando piste e sentieri, salvando muri colorati dall’abbattimento. Il sindaco di Treviso Mario Conte ama il lungo Sile, uno dei luoghi più frequentati della città e non solo nei fine settimana. Un progetto in realtà era stato elaborato già dalla giunta Manildo e prevedeva la costruzione di una passerella sopra il fiume, proprio all’inizio della Restera, che si aggiungerebbe a quella esistente più a valle, che collega la sede direzionale dell’Usl in Villa Carisi al Ca’ Foncello.
Nuovi passaggi. La nuova passerella, destinata a portare la gente nella Cittadella sanitaria, fa parte di un intervento che coinvolge anche l’argine destro del Sile, con ripristino del vecchio sentiero. «Il mio obiettivo è riqualificare questi luoghi tra edifici cadenti e nuove costruzioni», ha detto il primo cittadino intervenuto alla cerimonia conclusiva di Anthropica, il festival che tra le tante iniziative ha realizzato alcuni bellissimi murales in Restera: a Ponte della Gobba, vicino a Prato di Fiera e nel Comune di Silea.
Purtroppo uno dei muri che negli anni scorsi è stato dipinto da giovani artisti ispirati dai versi del poeta Ernesto Calzavara, è stato abbattuto lo scorso autunno, all’apertura del cantiere della ditta Cazzaro, in cui stanno sorgendo i palazzi disegnati dal famoso architetto Stefano Boeri, quello dei boschi verticali milanesi.
Sos murales. Ora c’è il rischio che venga distrutto anche il muro del lotto vicino, che andrà all’asta il prossimo 22 settembre, dopo il fallimento delle costruzioni Pavan.
«Ciò non deve accadere» a detta di Conte, che ha espresso la volontà di contattare personalmente i vincitori dell’asta per convincerli a tutelare gli interventi artistici. In sintonia con Dostoevskij secondo cui “la bellezza salverà il mondo”, il sindaco punta a intervenire in questa e in altre zone degradate della città come già è stato fatto l’anno scorso a San Paolo con i dipinti realizzati al Biscione. «L’arte urbana trasforma muri e pareti che mancano d’anima, coinvolge gli abitanti del luogo, danno colore e calore».
Il ponte della Gobba. Uno dei primi punti della Restera su cui Conte vuole agire è proprio il Ponte della Gobba, area lungo il Put un tempo luogo di vivace ritrovo grazie al locale allestito nel barcone, smantellato dopo il crollo della passerella. «Faremo rivivere quest’area», promette il sindaco che ha pure intenzione di aprire una trattativa con la Regione per acquisire l’ex Consorzio Agrario.
La Restera è dunque nei suoi obiettivi prioritari, non solo per le passeggiate delle famiglie nel fine settimana ma anche per il flusso settimanale di ciclisti, podisti, maratoneti che l’hanno trasformata in una palestra a cielo aperto immersa nella natura, dalle grandi potenzialità turistiche, lungo la green way che porta fino al mare.
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