Nuovi negozi e altri trenta appartamenti riparte il cantiere della “skyline” in zona C6

Riaprono i cantieri in zona C6. In arrivo nuovi negozi e circa 30 alloggi all’ombra dell’attuale struttura che si affaccia alla rotonda di Borgo Treviso. «Nel palazzo già esistente», spiega Roberto Filippetto, assessore all’edilizia pubblica, «partirà un ampliamento contestuale che si svilupperà verso est con negozi e appartamenti».
Prezzi calmierati
Appartamenti realizzati in social housing, con prezzi calmierati a beneficio delle utenze che potranno accedervi a canone concordato. «Il fabbricato prosegue nello stesso stile architettonico di quelli che sono già stati fatti. Ci saranno nuovi negozi e circa una trentina di nuovi alloggi», continua Filippetto, «avanti dunque con gli stralci già previsti anni addietro». È possibile avere una proiezione sulla chiusura dei lavori di ampliamento o sull’intera realizzazione della cittadella? «Non dipende da noi, l’area è in proprietà e il costruttore procede ogni qualvolta lo ritiene opportuno in base alla capacità d’investimento di cui dispone e ai fondi che riesce a radunarvi attorno».
La Skyline castellana
Qualcuno l’aveva definita la “Skyline castellana”, un complesso mastodontico che avrebbe fatto sorgere un intero quartiere, con palazzi disposti a ferro di cavallo affacciati su un mega-parco urbano, lungo tutto viale Europa. Il parco si chiama parco C6 e le palazzine avrebbero preso il nome di “torri”: la torre C6, la torre L1, e così via. Mastodontico nei termini operativi e realizzativi, tanto che attualmente c’è solo il palazzo C6 costruito in definitiva; gli altri sei palazzi previsti nei rendering devono ancora vedere la luce. Un lotto vasto e prossimo a diventare, nel corso degli anni, un’area insediativa importante e significativa per Castelfranco. Per capire il giro di interessi che gravitano attorno a quell’area, basti ricordare che nel 2016 ricadeva su via Francia, poco più a sud dell’attuale palazzo C6 ma sempre dentro al parco, la scelta strategica d’investimento del fondo immobiliare etico Veneto Casa. Un fondo che nasce su iniziativa della Regione Veneto per creare e mettere a disposizione dei cittadini alloggi in locazione a canone “concordato”, questo il termine usato nella descrizione del progetto regionale, per le famiglie il cui reddito non è così basso da poter accedere ai benefici dell’edilizia residenziale pubblica, ma non così alto da consentire l’accesso al libero mercato.
Le critiche
Due giorni fa sono ripartiti i lavori che, a macchia di leopardo, andranno a prefigurare il volto della “Skyline castellana”. Aspre le critiche mosse durante il corso degli anni. Ad aver messo in discussione l’intera operazione fu l’urbanista Alessandro Boldo che a febbraio 2018 aveva chiesto al sindaco Stefano Marcon di rinegoziare l’intera operazione edilizia in un tavolo congiunto con costruttori e proprietari. Tuonava così: «Non esistono diritti edificatori acquisiti, il progetto cittadella C6 può essere soggetto a un nuovo negoziato da parte dell’amministrazione pubblica». Al tempo, lo scetticismo si concentrava in particolare sulle strutture compensative che avrebbero dovuto ospitare i nuovi insediamenti, la totalità delle torri, e il contestuale aumento della popolazione. —
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso








