Nuova ditta in ospedale a Treviso, pulizie a rischio

TREVISO. L’Usl cambia l’azienda responsabile dei servizi di pulizia negli ospedali e scoppia il caos. La ditta titolare del servizio fino al prossimo primo aprile, la Copma, è ricorsa al Tar, all’Anac e al Tribunale per le imprese di Venezia contro Ospedal Grando, nuova titolare designata dall’Usl (in forza del progetto già previsto per la costruzione della Cittadella della Salute) e contro Manutencoop (affidataria di Ospedal Grando), che dovrebbe iniziare a operare il 2 aprile negli ospedali di Treviso e Oderzo e nei distretti socio-sanitari.
In mezzo alla battaglia burocratica ci sono 250 lavoratrici col fiato sospeso: Manutencoop ha promesso di riassorbirle tutte, ma Copma per ora si è rifiutata di fornire l’elenco del personale occupato e di mettere a disposizione i propri lavoratori in favore del nuovo assegnatario.
Copma e Manutencoop hanno due diverse interpretazioni del contratto che, sulla carta, dovrebbe segnare il passaggio di consegne dal prossimo 2 aprile. Oggi le parti si incontreranno all’Ispettorato territoriale del lavoro. Per l’Usl 2, Manutencoop ha il diritto di gestire il servizio da lunedì. Domenica sera, giorno di Pasqua, le società sono state convocate per il passaggio di consegne. «Che sia Copma o Manutencoop a svolgere il servizio, ribadiamo che gli unici lavoratori titolati a lavorare lunedì sono quelli attualmente in essere, come previsto dalle norme di legge sugli appalti e dal contratto collettivo di lavoro» tuonano Patrizia Manca, segretaria Fisascat Cisl Belluno Treviso, e Feliceta Bottan della Filcams Cgil.
«La situazione è grave, non solo perché le lavoratrici lunedì si presenteranno al lavoro non sapendo che divisa indossare e per chi prestare la propria opera, ma anche per il contesto in cui si trovano ad operare. Questa vicenda rischia di creare disagi ai degenti e ai reparti e alle unità ospedaliere dove la pulizia e la sanificazione sono fondamentali, come le sale operatorie».
Ieri è arrivata una prima risposta dall’Usl 2, con il direttore Francesco Benazzi: «Partiamo dalla promessa che il servizio non sarà interrotto, sono pronto a chiamare i carabinieri nel caso accadesse. Reparti e sale operatorie saranno regolarmente puliti, altrimenti si configura l’interruzione di pubblico servizio». Resta il nodo della battaglia legale: «Siamo convinti che in base al project financing sottoscritto con Ospedal Grando per la Cittadella della Salute, e che prevede che il passaggio di testimone per tutti i servizi, la data di subentro sia il 2 aprile. Inoltre Manutencoop ci ha assicurato che tutte le lavoratrici saranno riassorbite».
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