Nuova autostazione a Castelfranco, via ai lavori: pronta entro l’anno

Il cantiere partirà in primavera e durerà in tutto sei mesi. Nello stesso periodo dovrebbe essere completato anche il deposito Mom

Davide Nordio
Un rendering di come diventerà la nuova autostazione
Un rendering di come diventerà la nuova autostazione

Il terminal bus sarà pronto entro l’anno: a quattro anni dalla presentazione del progetto, che tra questa nuova infrastruttura al parcheggio nord della stazione e il nuovo deposito Mom in via Forche intende rivoluzionare anche il trasporto pubblico nella Castellana con un servizio sub-urbano, è arrivata la delibera con cui il Comune si assume l’onere di realizzare la nuova autostazione.

Un percorso che si è rivelato alquanto problematico, il cui ritardo dipende, oltre che dalla pandemia Covid, anche dall’asporto delle cosiddette “big bag” contenenti amianto e dalle vicende di Emaprice, l’azienda edile che doveva realizzare l’infrastruttura nell’ambito dell’intricato progetto Piruea 2.

Nell’agosto scorso la decisione del Comune di andare all’escussione della fideiussione sul progetto e di procedere con le proprie risorse per il terminal bus.

«A dicembre – spiega il sindaco Stefano Marcon – siamo andati a rivedere il progetto sotto il profilo economico-finanziario. Originariamente era di un milione e 637 mila euro. Da questi sono stati stralciati circa 500 mila euro riferiti all’intervento già realizzati da Emaprice. Quindi abbiamo proceduto all’aggiornamento dei costi per i lavori rimanenti, che sono lievitati: pertanto l’importo dei lavori è ora di un milione e 385 mila euro».

Già definito il cronoprogramma: «Come sempre, è doveroso utilizzare il condizionale in considerazione di possibili imprevisti – continua Marcon – ma i lavori dovrebbero iniziare in primavera e durare sei mesi. Quindi entro l’anno il terminal bus sarà pronto».

Nello stesso termine dovrebbe essere operativo anche il nuovo deposito Mom: «Forse un po’ prima – ipotizza il sindaco – l’idea è comunque che le due strutture siano operative contemporaneamente».

Alla nuova autostazione che andrà a sostituire quella attuale vicino al palazzetto dello sport e al nuovo deposito Mom corrisponderà anche la riorganizzazione dei passaggi dei bus extraurbani in città: quest’ultimo infatti porterà a eliminare quelli di via dei Prai e di via Bordignon.

Da qui, secondo le intenzioni, si procederà alla realizzazione di una rete sub urbana di trasporto pubblico: sub urbana perché raggiungerà anche i comuni contermini di Castelfranco, ovvero Vedelago, Resana, Castello di Godego e Riese, transitando anche per l’ospedale San Giacomo e il centro di Castelfranco.

Il terminal bus, vista l’immediata prossimità con la stazione ferroviaria, sarà di fatto uno snodo intermodale gomma-ferro per il trasporto delle persone.

Sempre sul fronte di un trasporto urbano (attualmente inesistente a Castelfranco) nei giorni scorsi ha fatto capolino anche l’ipotesi di un servizio bus a chiamata, sulla falsariga di quello di cui è iniziata la sperimentazione nei giorni scorsi a Vittorio Veneto.

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