Nube tossica, lunedì le analisi Ortaggi: prorogato il divieto

MOGLIANO. Prorogato il divieto di raccogliere ortaggi e verdure nell'area limitrofa alla Nuova Esa di Marcon. L'ordinanza emessa dal sindaco Giovanni Azzolini a seguito dell'incendio doloso nella...

MOGLIANO. Prorogato il divieto di raccogliere ortaggi e verdure nell'area limitrofa alla Nuova Esa di Marcon. L'ordinanza emessa dal sindaco Giovanni Azzolini a seguito dell'incendio doloso nella vecchia discarica, che interessa in particolare le zone di Bonisiolo e Zerman, rimane in vigore fino a lunedì prossimo quando l'Arpav renderà noti i risultati delle analisi svolte. Domate le fiamme dell'incendio, non si placano però le polemiche per quella che lo stesso Azzolini definisce una “bomba ad orologeria”: oltre all'ordinanza precauzionale emessa a seguito dell'incendio doloso di mercoledì sera, il sindaco già in passato aveva chiesto di bonificare l'area, attualmente posta sotto sequestro dalla magistratura. «È ormai venuta l'ora di disinnescare la bomba» commenta Azzolini, il quale però ci tiene anche a rassicurare la popolazione «il divieto di mangiare prodotti che provengono dagli orti vicini alla Nuova Esa, e di irrigare, rappresenta una misura precauzionale. Non sono previste sanzioni in caso di mancato rispetto di questa ordinanza. Finora le analisi fatte dall'Arpav hanno dato risultati confortanti, la nube che abbiamo visto levarsi l'altro giorno non era tossica anche se l'odore di zolfo ci ha fatto subito pensare al peggio». In attesa che vengano analizzati gli ulteriori prelievi di campioni di terra e materiale vegetale effettuati nei giorni scorsi, rimane in vigore per i residenti di Zerman e Bonisiolo l'obbligo di rinunciare al proprio orto. «I risultati arriveranno lunedì» spiega Azzolini «e confidiamo tutti che confermino, così come appare dai primi riscontri, che tutti i valori siano nella norma. A non essere normale è il gesto del piromane che ha messo a repentaglio la salute dei cittadini. Mi auguro che venga al più presto preso. Nel frattempo alle istituzioni locali non rimane altro che sfruttare quei due milioni di euro stanziati dalla Regione Veneto per la bonifica di quell'area. È inaccettabile che la Nuova esa sia ancora classificata come area di semplici rifiuti abbandonati». (m.m.)

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