Nozze da fiaba per Giulia Zoppas

Oggi il matrimonio vip con Gianandrea Ferrari: il «sì» in Duomo, festa al castello
Di Renza Zanin

CONEGLIANO. Matrimonio vip oggi in città: alle 19.17 scatta l’ora del «sì» per Giulia Zoppas, secondogenita di Renzo, titolare anche dell’immobiliare Geicove Zoppas e Patricia. Ad attenderla all’altare del duomo il suo Gianandrea Ferrari, figlio del fondatore della Intercos, un’azienda di make up e cosmetica che dalle polveri al packaging esporta i suoi prodotti in tutto il mondo. I due che vivono e vivranno a Milano hanno scelto la città natale di lei per convolare a giuste nozze. 500 gli ospiti attesi al banchetto in castello dove si lavora da oltre una settimana all’allestimento della scenografia con tanto di pareti in legno «anti occhi indiscreti». La famiglia della sposa lo ha chiesto in concessione al Comune dal 7 al 17 di questo mese per allestire e smontare le strutture per il cocktail. Anche il Comune ha pronunciato il suo «sì» chiedendo tutta una serie di tutele per la salvaguardia del sito e 41 mila euro per l’occupazione del suolo pubblico. Da giorni la zona è off limits e qualche polemica in città non è mancata. Oggi, però, è tempo di pensare alla favola che dura da oltre 10 anni. Giulia e Gianandrea si sono incontrati a Mykonos, in Grecia. «Ci siamo conosciuti durante il viaggio della maturità», ha raccontato lei. Il destino li ha fatti incontrare di nuovo a Milano e dopo 11 anni di convivenza è arrivato il momento dei fiori d’arancio. Tutto è stato curato nei minimi dettagli, grazie anche al noto wedding planner di Venezia, Matteo Corvino. E mentre in città si attendono i volti vip, lei aveva messo le cose in chiaro fin da subito: «Niente vip al nostro matrimonio, non sono più di moda». I due ventottenni hanno preferito una festa «divertente, molto allegra», così l’aveva annunciata Giulia. Fortissima l’emozione per lei che oggi all’ora del tramonto (nemmeno l’orario è stato lasciato al caso) varcherà le porte del Duomo indossando l’abito disegnato da Rossella Jardini (Moschino), grande amica della madre dello sposo. E dopo il «sì» inizieranno i festeggiamenti con le navette che condurranno gli invitati al castello. Un matrimonio da film, ma anche con un tocco di ironia. «Me sposo e rivo», la scritta che campeggia in via XX Settembre fuori dal negozio «Je M’en Fous» (traduzione dal francese: «me ne infischio») di proprietà di Giulia che ha creato anche l’omonimo marchio di abbigliamento.

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