Nonnina lascia l’eredità alla parrocchia di S. Alberto

Zero Branco, si è conclusa la pratica legata al testamento di Carmela Gasparini La curia entra in possesso, un anno dopo la morte, di appartamenti e denaro
Di Rubina Bon

ZERO BRANCO. Una vita segnata dalla devozione e dalla fede, tanto da voler lasciare in eredità ciò che di maggior valore aveva proprio alla “sua” parrocchia di Sant'Alberto. Un appartamento di proprietà a Zero Branco, alcune obbligazioni bancarie e la liquidità che aveva nel conto: Carmela Gasparini, classe 1926, aveva lasciato precise disposizioni nel testamento. Era vedova, senza figli e aveva deciso così di ricompensare anzitutto la parrocchia. Martedì prossimo, 20 gennaio, cadrà il primo anniversario della morte di Carmela. E proprio in questi giorni si è conclusa la pratica legata all'eredità “di peso” lasciata alla parrocchia.

Il parroco don Mario Basso ha voluto darne notizia attraverso il foglietto parrocchiale della settimana in corso e con un ulteriore volantino proprio sulla donazione della vedova. «Carmela ha passato i suoi ultimi anni in casa di riposo, ma la sua vita e il suo cuore sono sempre rimasti a Sant'Alberto. Era una donna di grande fede e particolarmente legata alla parrocchia. Erano i tempi di don Umberto», scrive don Mario, «Ha avuto una vita travagliata, anni di lavoro all'estero, qualche anno da sola a Zero Branco ma con il suo cuore ha saputo attorniarsi di persone buone che l'hanno accudita e amata: a loro va il grazie del parroco e della comunità». Con l'apertura del testamento di Carmela la notizia dell'eredità è arrivata al vaglio del Consiglio per gli affari economici che ha deciso di accettare quello che il parroco chiama «un dono di fede».

Da Sant'Alberto è stato inviato il documento ufficiale di accettazione alla Curia trevigiana e sono stati seguiti tutti i passi di legge fino alla conclusione della pratica. Nel frattempo la parrocchia ha deciso di onorare la donazione con la gestione delle pratiche relative alla sepoltura della vedova 87enne, comprese le spese cimiteriali. Non solo: Carmela e la sua anima verranno ricordate periodicamente con delle messe in suo suffragio. Ma come verrà utilizzato il lascito di Carmela Gasparini? Don Mario Basso spiega che sarà destinato a fin di bene per le esigenze della parrocchia che di volta in volta saranno individuate.

«Carmela è stata una signora buona, che ha vissuto con fede e che è stata seguita da persone spinte dalla carità cristiana», aggiunge il parroco, «Il suo è stato dunque un segno di riconoscenza». Un paio di anni fa un'altra benefattrice aveva lasciato la propria eredità alla Chiesa zerotina: Emma Manente, classe 1922, aveva destinato i 30 mila euro di fondi maturati con le polizze assicurative alla parrocchia di Santa Maria Assunta di Zero Branco e al missionario zerotino padre Andrea Dentelli.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso