«Non ho esiliato Paolini, doveva scusarsi»

Gentilini e Zampese: abbiamo salvato il Comunale. E nella serata in piazza raccolti 5.500 euro
AGOSTINI TREVISO ''SCUSATE IL RITARDI'' MARCO PAOLINI IN PIAZZA DEI SIGNORI
AGOSTINI TREVISO ''SCUSATE IL RITARDI'' MARCO PAOLINI IN PIAZZA DEI SIGNORI

La Lega respinge con forza le strumentalizzazioni politiche dello spettacolo di Marco Paolini e Mario Brunello in piazza dei Signori martedì sera. Gli esponenti del Carroccio vogliono infatti ricordare a tutti che, se Treviso ha ancora un teatro Comunale, lo si deve alle amministrazioni leghiste guidate da Giancarlo Gentilini. Ed è proprio quest’ultimo a voler rivendicare quanto fatto negli anni passati per la cultura a Treviso.

«Sono contrario ai minestroni tra cultura e politica», ha spiegato ieri l’ex vicesindaco, «ho l’orgoglio di avere salvato il Comune, il Teatro e l’orchestra. E forse ho evitato con la chiusura del teatro comunale un’ecatombe di cittadini trevigiani, in quanto il teatro poteva crollare da un momento all’altro». Gentilini ripercorre quanto accaduto in quel lontano 1999, quando ci fu la manifestazione in mutande, che è costata “l’esilio” di Paolini. «Ho trovato la Fondazione Cassamarca che mi ha dato una mano e abbiamo ricostruito dalle fondamenta il teatro», ha aggiunto Gentilini, «è inutile che Paolini sostenga che Treviso non ha cultura perché è stato chiuso il teatro. Era un obbligo chiuderlo. Ho bandito Paolini da Treviso? In questi vent’anni non ho mai avuto la fortuna di incontrarlo. Non è mai venuto davanti alla mia scrivania a dire che forse quella volta aveva sbagliato. Doveva scusarsi, perché quell’intervento era politico e non aveva nulla a che vedere con quello che era successo».

Dello stesso tenore l’intervento del capogruppo in Consiglio comunale della Lega, Sandro Zampese. «Paolini è un grande artista», afferma, «e condivido con lui la tragedia del Vajont. È dunque inutile sprecare le lodi sul suo talento artistico che è di livello internazionale. La polemica, dal suo punto di vista, ci stava tutta e su questo ho poco da dire. Mi dispiace però aver visto applaudire Paolini le stesse persone che si erano rese protagoniste e responsabili del grave buco di bilancio del Teatro Comunale: una voragine da 5 miliardi di lire con lo stabile completamente inagibile. Grazie all’amministrazione leghista e all’accordo fatto con Fondazione, il teatro è tornato più bello e funzionale di prima. E nel corso di questi anni lì dentro è stata fatta cultura. Chi ha contribuito a creare quella voragine avrebbe dovuto fare a meno di alzarsi in piedi ad applaudire».

Intanto l’amministrazione comunale ha fatto sapere ieri che la cifra raccolta dallo spettacolo di Marco Paolini e Mario Brunello a favore del progetto "La Prima Scuola" è di 5.500 euro circa. Lo spettacolo di piazza dei Signori ha chiamato a raccolta circa 3.000 persone.(g.b.)

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