Niente più pasti precotti nelle mense delle scuole torna lo “scodellamento”

Davide Nordio

CASTELFRANCO

Niente più pasti precotti, nelle mense scolastiche torna lo scodellamento, ovvero il cibo sarà servito direttamente nei piatti: è a questo che sta lavorando l’assessorato all’istruzione in vista del nuovo anno scolastico. Il ricorso ai vassoi precotti era stato reso necessario per l’emergenza Covid, ma è stata una soluzione “obtorto collo” nel senso che, pur necessaria, non era gradita a nessuno. Soprattutto quando i genitori si sono accorti che in alcuni casi i piatti non erano per nulla generosi, anzi. Nel dicembre scorso aveva destato scalpore e proteste il fatto che fossero servite fettine di carne di soli 26 grammi, comprensibilmente insufficienti. E anche sul fronte dei contorni non sembrava andare meglio. Ma i genitori lamentavano anche una grande quantità di cibo buttato, anche questo effetto di un piatto confezionato e non “regolato” secondo le esigenze (e l’appetito) degli studenti.

«L’obiettivo - dice l’assessore Franco Pivotti - è tornare quest’anno alla normalità, quindi con lo scodellamento. Stiamo verificando se questo è possibile in tutte le sedi, ma credo di sì almeno nei plessi che hanno una sala mensa adeguata. Occorre infatti tenere presente che sono ancora in vigore le norme sul distanziamento per evitare assembramenti».

Per quanto riguarda invece gli spazi didattici, a Castelfranco non ci saranno problemi. L’unico lavoro che interessa le scuole di competenza comunale (ovvero asili pubblici e istituti comprensivi) è il rifacimento del giardino presso la scuola media Sarto, oggetto di un intervento di riqualificazione per offrire uno spazio esterno più adeguato, non solo agli studenti delle medie ma anche a quelli delle elementari Colombo. Un’operazione dal costo di 51mila euro che però non sarà a carico del Comune: «La bella notizia - conclude Pivotti - è che questo intervento sarà interamente coperto da fondi ministeriali grazie al bando a cui abbiamo partecipato». —

Davide Nordio

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