Niente offerte per l’Advar: a Salgareda parenti contro il parroco

SALGAREDA. Vietato raccogliere offerte per l’Advar dentro o fuori dalla chiesa. Ed è polemica tra don Corrado Ferronato, parroco di Salgareda, e un suo parrocchiano, Dario Bellinaso, vedovo da pochi giorni. In occasione del funerale della moglie Silvana Spinato, 60 anni, celebrato venerdì scorso, aveva chiesto di raccogliere offerte per l’Advar, l’associazione che con i suoi volontari dà assistenza domiciliare gratuita ai malati terminali. Uno degli ultimi desideri di Silvana, era quello di dare la possibilità, ai partecipanti al suo funerale, di lasciare delle offerte a questa associazione che tanto l’aveva aiutata nel corso della malattia.
Bellinaso e la figlia hanno comunicato le ultime volontà della donna a don Corrado Ferronato, che è stato categorico nel non acconsentire alla raccolta in chiesa di soldi per l’associazione. «Sono amareggiato per quanto è avvenuto», afferma Dario Bellinaso, «era una delle ultime volontà di mia moglie, siamo riusciti a far mettere un banchetto per la raccolta delle offerte, purtroppo è stato situato dietro al campanile, in un posto nascosto. In molti mi hanno consegnato la loro offerta direttamente, altre donazioni, a causa della posizione del banchetto, sono state perse.
L’unica spiegazione che ci è stata data per i diniego è che il prete e il comitato parrocchiale hanno deciso di non permettere offerte che non fossero devolute alla chiesa, visto il debito contratto per il restauro dell’oratorio, ma questo cosa c’entra con mia moglie e il suo funerale?». Dispiaciuto, Bellinaso insiste: «Era una sua volontà e doveva essere rispettata. Non è la prima volta che si verifica un episodio simile. Dovrebbero raccogliere le offerte per la chiesa durante le celebrazioni ordinarie e rispettare la volontà di chi non c’è più». Don Corrado ha preferito non rilasciare dichiarazioni.
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