Niente documenti Insulti alla capotreno e sputi: 6 denunciati

Aumentano i viaggiatori che si rifiutano di dare le proprie generalità ai controllori sui treni. In molti non sanno, però, che rifiutarsi di dare il proprio nome e cognome o i documenti al...

Aumentano i viaggiatori che si rifiutano di dare le proprie generalità ai controllori sui treni. In molti non sanno, però, che rifiutarsi di dare il proprio nome e cognome o i documenti al controllore costituisce un reato per il quale si rischia una denuncia penale in quanto la sua funzione è equiparata a quella di un pubblico ufficiale. Per questo motivo, la Polfer lancia il monito e sforna i dati sull’ultima settimana di controlli sui treni che ha portato alla denuncia di ben sei persone per rifiuto di indicazioni sulla propria identità. Un reato che prevede l’arresto ed una pesante ammenda.

Tra le sei denunce, il caso più grave ha visto come vittima una capotreno trevigiana di 31 anni che è stata aggredita verbalmente con insulti e poi è stata bersaglio di sputi da parte di un rumeno che s’era rifiutato di esibire la propria carta d'identità.

L’uomo, un 29enne residente a Mestre e disoccupato, stava viaggiando a bordo del treno Venezia-Treviso. Dopo l'episodio, lo straniero, sceso alla stazione di Treviso centrale, è stato preso in carico dagli agenti della polizia ferroviaria che lo hanno subito portato negli uffici della Polfer. Dopo l’identificazione è scattata d’ufficio una denuncia per rifiuto di fornire le proprie generalità e oltraggio a pubblico ufficiale. Il 29enne, prima del “gestaccio”, aveva detto di non essere in possesso del biglietto e s’era rifiutato di pagarlo con una piccola multa in aggiunta. Solo nell'ultimo mese di controlli sono stati in tutto sei i passeggeri indisciplinati che sono stati denunciati per rifiuto di generalità al capotreno. Tutti stranieri: quattro cittadini nigeriani, un giovane afghano e il romeno responsabile dello sputo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso