Prima neve sulla Marca: slittino, ciaspole e sci su Cansiglio e Pizzoc

Sulla piana i fiocchi attirano tanti turisti, ma la pista da fondo non apre. Intanto i gestori del Città di Vittorio Veneto e delle Crode si puliscono la strada

Francesco Dal Mas
Con lo slittino sul Cansiglio
Con lo slittino sul Cansiglio

Natale con la neve sulle Prealpi trevigiane e rifugi aperti. Dal Cansiglio al Monte Grappa, dal Pian de le Femene, sopra Revine, a Posa Puner, sulla montagna di Miane, a Pianezze fino sul Cesen.

E sulla piana, Santo Stefano ha portato centinaia di persone, armate di ciaspole e slittini, qualcuno anche con gli sci. L’Arpav ha certificato che in Cansiglio si va dai 10 cm di manto nevoso della piana ai 30 della Val Palantina ai 20 del Pizzoc. Sul Col Visentin i centimetri sono più di 25, una quindicina sopra Revine e sopra Miane, venti sul Monte Grappa.

L’altopiano

Sull’altopiano del Cansiglio, Franco della Libera, l’uomo delle nevi, ha provato a battere la pista di fondo, ma i cingoli del gatto hanno toccato terra. Sia a Natale che a Santo Stefano, sono state invece affollate le piste di slittino, sia a Col Dar che a San Marco, al centro della piana.

Gli appassionati delle ciaspole si sono avventurati, seppur zigzagando tra i cumuli di neve ventata, verso la Palantina, da una parte e in direzione del Pizzoc. «Quest’anno, per la prima volta» fa notare Daniele Dal Mas, del comitato Uniti per Valsalega, «gli stessi gestori dei due rifugi sul Pizzoc hanno provveduto a tenere pulita la strada comunale che si arrampica fin sulla sommità; sono comunque richieste quanto meno le gomme da neve».

I rifugi

Il rifugio Città di Vittorio Veneto ha tra l’altro organizzato il veglione di fine anno. È invece inaccessibile alle auto la Val Cadolten, perché la strada silvopastorale non è stata spazzata dalla neve. Perfettamente agibile, invece, la strada regionale del Cansiglio, la cui gestione è passata a Veneto Strade.

Sia a Natale che a Santo Stefano i ristoranti hanno fatto il pieno. «Aspettiamo la nevicata della prossima settimana nella speranza di battere almeno qualche chilometro di pista da fondo» ammette della Libera.

Col Visentin

Approfittando delle straordinarie giornate di sole, sono stati numerosi i ciaspolatori che hanno raggiunto il Col Visentin, dove però non è aperto il rifugio. Lo è, invece, quello di Pian de le Femene, raggiungibile in auto da Revine. Qualche difficoltà negli ultimi chilometri di strada per il rifugio Posa Puner.

La neve, di circa 20 cm, consente comunque di raggiungere il ristoro a piedi. Una passeggiata con un paesaggio straordinario: dalle Colline Unesco al Piave lungo il Montello, fino alla laguna di Venezia da una parte e al golfo di Trieste, dall’altra. Dal Quartier del Piave, fra l’altro, si può osservare, in questi giorni, ben definita, la figura dell’ippopotamo sopra Valdobbiadene.

Numerosi i turisti che sia il 25 che il 26 dicembre si sono spinti fino sulle alture del Monte Grappa. Severa la vigilanza sul rispetto del Sacrario, anche sotto la neve: per evitare l’uso improprio dello slittino, come si è verificato nel passato. 

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso