Nervesa, tre fratelli tutti emigrati «Qui non si lavora»

NERVESA. Tre fratelli di Nervesa tutti emigrati a Londra, uno dopo l’altro, per poter lavorare. Alessandro Basso studioso d'informatica, Francesca architetto con buona esperienza in Italia e Beatrice, giovane aspirante attrice hanno dovuto lasciare l'Italia per trovare uno sbocco professionale attinente ai loro studi universitari. Nella Marca trevigiana, così come in altre regioni dello Stivale, non c’erano possibilità.
L’unica, davanti alla crisi economica, era fare la valigia per emigrare altrove. Il primo a partire è stato Alessandro oggi trentenne e marito di una ragazza cinese conosciuta in Gran Bretagna che sta per dargli il suo primo figlio. «Mio figlio durante il liceo ha fatto un anno di scuola con il programma Intercultura negli Stati Uniti e poi dopo la maturità ha deciso di studiare intelligenza artificiale in Inghilterra dove c'erano maggiori possibilità che in Italia» racconta il padre Gianni, geometra, rimasto solo con la moglie nella grande casa di Sovilla.
Quello relativo all’intelligenza artificiale è un campo di ricerca che vuole riprodurre nei computer le capacità del cervello umano. In questi studi Sandro Basso si è impegnato con profitto tanto da meritarsi l'esenzione dalle altissime tasse d'iscrizione e poi un lavoro come ricercatore. Successivamente ha lasciato l'università e ora si occupa di siti internet.
Sua sorella Francesca, 36 anni, invece aveva progettato la sua vita in Italia, ma per lavorare nel suo campo è dovuta emigrare. E così ha deciso di seguire il fratello nella capitale inglese. «Mia figlia è architetto specializzata nella ristrutturazione di edifici antichi. Lavorava per un importante studio di Udine, ma aveva difficoltà ad avere commesse perché qui vengono date con difficolà» ahggiunge ancora papà Gianni. «Ha quindi deciso di partire due anni fa. Ora abita anche lei a Londra a poca distanza dal fratello e fa i suoi progetti per un grande studio di lì, dove la situazione è migliore, lavorando per la famiglia reale, il governo e la Chiesa anglicana». L'anno scorso anche l’ultimogenita di Basso ha lasciato Nervesa per andare a vivere a casa con il fratello.
«Volevo studiare teatro a tempo pieno e qui non ci sono scuole superiori dove sia possibile farlo. Per cui mi sono ritirata dal liceo scientifico che frequentavo all'istituto Casagrande di Pieve di Soligo e mi sono iscritta al Lambet College per realizzare il mio sogno» dice Beatrice che oggi a 18 anni.
La giovane studia in una specie di scuola professionale a indirizzo teatrale la cui iscrizione è gratuita, ma tiene buoni rapporti con la scuola pievigina di provenienza dove andrà ad esibirsi con i suoi nuovi compagni a fine maggio.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso