Nell’Olimpo con Buffon: il terzo portiere della Juve trova l’amore ad Asolo

ASOLO. In un istante, a Torino, ha trovato un angolino nella storia del calcio: per gli almanacchi da qui all’eternità è l’uomo che ha raccolto (anche se solo per un giorno) il testimone da Gigi Buffon nel giorno del suo addio alla Juventus dopo 17 anni.
Ad Asolo, invece, ha trovato l’amore e già - seppur sottovoce - si parla di matrimonio. Al fianco di Carlo Pinsoglio, terzo portiere della Vecchia Signora che sta vivendo un momento magico, torinese di Moncalieri, c’è una ragazza di Villa d’Asolo. Lei è Greta Zamperoni, 26 anni, laureata in ingegneria gestionale. Galeotta fu proprio l’università, che ha portato Greta a studiare a Vicenza: lì ha incontrato Carlo, tornato a trovare alcuni amici dopo aver giocato per un anno con i biancorossi nel corso di una delle stagioni in prestito da Torino. «È stato un colpo di fulmine - racconta Greta - ci siamo conosciuti al di fuori del mondo del pallone, mi sono innamorata di lui come persona, è un ragazzo molto semplice e umile».
Con il cambio a Buffon si è meritato un posto nella storia.
«È stata un’emozione grandissima per lui e per me, sono felice di essere stata al suo fianco per l’esordio in serie A in un’occasione così importante, e con la squadra top che esista. Lui era emozionato, e io pure».
Sui social la si vede spesso in maglia bianconera: juventina per passione calcistica o per amore?
«In realtà non seguivo il calcio, seguo lui!».
Anche nella vita? Lo ha seguito a Torino?
«Sì, conviviamo, mi sono trasferita lì per stargli vicino. Nel frattempo, dopo la laurea in ingegneria gestionale, ora sto portando a termine la specialistica a Bergamo. E la strada da Torino non è lunga».

E ad Asolo lo ha già portato?
«No, non ancora, ma verrà prossimamente».
Un giretto o si fa sul serio, tipo la classica “presentata” ai genitori?
«È una cosa seria, certo, altrimenti non mi sarei neanche buttata in questa relazione».
Quindi magari vi sposerete proprio ad Asolo.
«Beh, può darsi, non è ancora deciso ma... Anche la sua famiglia mi ha accolto come una figlia».
Non le ha fatto la proposta fatidica, magari sull’onda dell’entusiasmo per lo scudetto?
«No, ancora no. Stiamo assieme da gennaio, ci pensiamo. Intanto ci concediamo un bel mese di vacanza in Liguria».
Ma a casa le racconta le emozioni di allenarsi al fianco di un monumento come Buffon?
«Sì, condividiamo tutto, è fiero di vivere lo spogliatoio con campioni come Gigi e come tutti gli altri che ci sono. E Carlo è molto apprezzato perché è un motivatore».
Sui social gli è arrivato anche qualche insulto da Napoli per un coro irriverente...
«Ma non c’era cattiveria, solo goliardia e gioia per lo scudetto».
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