Nell’antico brolo delle suore spunta un vigneto resistente

Il progetto dell’Agriparco nel monastero di clausura è stato ideato da Terra Fertile con l’Università di Friburgo che ricerca vitigni biologici
MARIAN - FOTOPIRAN - TEOLO - VIGNETI TRAMONTE
MARIAN - FOTOPIRAN - TEOLO - VIGNETI TRAMONTE

VITTORIO VENETO. Un Agriparco al brolo delle monache di clausura di San Giacomo con viti resistenti. Le ha piantate la cooperativa per persone svantaggiate, “Terra Fertile”, che in quei terreni coltiva già prodotti orticoli, erbe officinali, cereali, frutta, fiori e da qualche mese ha piantato anche delle viti resistenti. Avendo vinto un bando di concessione decennale dell’area, la coop ha deciso di investire a medio termine. «Abbiamo pensato a viti resistenti, recuperate all’Università di Friburgo, antiche di oltre 50 anni, che necessitano di molti meno trattamenti (di solfato di rame) addirittura dei vigneti biologici. Aderiremo all’associazione Piwi, che si occupa di queste viti, per dare anche un marchio al vino rosso che tra tre anni produrremo», spiegano i responsabili, Massimo Ciacchi e Francesca Garbelotto, presidente e vice. Il progetto Agriparco prevede che il brolo diventi un luogo per fare produzione, ma anche didattica per l’agricoltura pulita. E per questo saranno coinvolte anche le scuole. I volontari sono già una settantina e alcuni di loro si occupano dei due negozi che, a San Giacomo e Serravalle, vendono anche i prodotti coltivati nel brolo e comunque a “filiera corta”, ossia prodotti nel territorio da persone conosciute. Tra le iniziative di ‘Terra fertile’ anche la conduzione di un’attrezzata cucina industriale, dove da due anni e mezzo, due chef titolati si sono messi a disposizione della struttura per coordinare un servizio di catering nel territorio vittoriese, coinvolgendo anche ragazzi svantaggiati nel servizio. «Inoltre, i ragazzi del centro diurno L’Incontro da anni, in convenzione con La San Vincenzo e Unicomm, recuperano le eccedenze alimentari e riforniscono i magazzini de La San Vincenzo, che quindi ha triplicato la distribuzione di borse della spesa a famiglie povere» spiegano i responsabili. Strategico è il Ceod di Cozzuolo che si svolge nei locali dell’ex scuola elementare. «La struttura è vecchia–dicono dalla coop– stiamo intervenendo per gradi». —

F.D.M

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso