Nei guai per saccheggio

Roma a ferro e fuoco: Pappalardo incastrato dalle tv
CARRAI - INTERVISTA A DOTTORANDI - EUGENIO PAPPALARDO CARRAI - INTERVISTA A DOTTORANDI
CARRAI - INTERVISTA A DOTTORANDI - EUGENIO PAPPALARDO CARRAI - INTERVISTA A DOTTORANDI

MOTTA DI LIVENZA. Salvatore Pappalardo, originario di Motta, dottorando di geografia, militante del centro sociale Pedro, è stato denunciato per devastazione e saccheggio. È lui uno dei presunti responsabili della guerriglia scatenata a Roma lo scorso 15 ottobre nel corso della manifestazione degli Indignati. Il giovane, molto conosciuto in città, è uno dei destinatari dei provvedimenti notificati venerdì all’alba nel corso del blitz della Digos e dei carabinieri del Ros. Pappalardo è da parecchi anni che vive lontano da Motta, ma i suoi genitori, entrambi insegnanti, continuano a vivere in città. L’operazione è stata estesa alle città di Roma, Teramo, Ancona, Civitanova Marche, Padova e Cosenza. Gli inquirenti avrebbero individuato i resposabili dei danneggiamenti di istituti bancari, esercizi commerciali, uffici del Ministero della Difesa, e degli incendi di numerose auto e di un blindato dei carabinieri.

Salvatore Pappalardo, detto Eugenio, è stato riconosciuto grazie alle immagini riprese dalle televisioni, scandagliate dalle forze di polizia con estrema attenzione. Quando è stata fatta la perquisizione, venerdì alle 5, lui non era in casa. Si è presentato in questura qualche ora dopo con l’avvocato Aurora D’Agostino.

Sono state emesse cinque misure cautelari a Roma e quattro arresti domiciliari a Teramo. (e.fe.)

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