Nasce l’Accademia dell’arte casearia

Zoom sul mondo del formaggio, prodotto tipico della cucina nostrana che sta vivendo una fase di “renaissance” e rivalutazione - quale protagonista di piatti, e non solo “spalla” a fine pasto - anche nella ristorazione più evoluta. L’attenzione che si è sviluppata intorno a questo semplice, ma fondamentale, cibo della nostra tavola è testimoniata dalle molte iniziative che si stanno sviluppando per la diffusione della cultura casearia. A cominciare dalla prima Accademia Internazionale dell’Arte Casearia, che avrà sede al Cheese Bar PER della Latteria Perenzin di Bagnolo (San Pietro di Feletto) promossa dall’associazione Famiglie Rurali Sinistra Piave. Nata per sviluppare un progetto di formazione per la lavorazione e trasformazione del latte, realizzato nel 2010 in Messico, l’Accademia è l’unica presente in Italia, dopo quella di Thiene, istituita nel 1927 ma chiusa già da tempo.L’Accademia Internazionale dell’Arte Casearia inizierà a funzionare a fine maggio, con un corso base della durata di una settimana, per un totale di 50 ore complessive. Le lezioni si terranno principalmente alla Latteria Perenzin e nel suo Cheese Bar. Oltre alle lezioni teoriche e pratiche, si terranno anche visite guidate per meglio apprendere i procedimenti e la lavorazione del formaggio.Il corso è principalmente destinato ad aziende agricole, malghe con piccoli allevamenti, giovani imprenditori agricoli, addetti al settore caseario e gastronomico ed quanti sono sono interessati ad imparare un vecchio mestiere artigianale, che si sta sempre più industrializzando. «Questo progetto deve valorizzare e mantenere viva l’arte, casearia», dice Silvano Possagnolo presidente dell’Accademia, «in questi ultimi anni sembra dover essere riconosciuta come tale. In una zona dove è stato dato un valore significativo alla coltivazione e produzione del vino, si è pensato di fare altrettanto per il formaggio e per gli altri prodotti caseari, cosicché possano diventare oggetto di attività lavorative per i giovani. L’obiettivo è di dare vita a nuove latterie ed imprenditorialità nel settore caseario». Carlo Piccoli, titolare e mastro casaro della Latteria Perenzin nonchè professore della nuova Accademia, sostiene: «In un momento in cui la crisi si fa sentire in ogni settore, è auspicabile un ritorno al contatto con la terra e con la natura, recuperando i mestieri della tradizione delle nostre zone. Purtroppo manca la conoscenza pratica di tali lavori. Per questo abbiamo pensato di istituire l’Accademia Internazionale dell’Arte Casearia in cui, oltre all’insegnamento sulle varie fasi di trasformazione del latte, ci prefiggiamo di trasmettere una passione: attraverso attività pratiche le lezioni si baseranno anche sul marketing, al fine di insegnare a gestire in autonomia una piccola azienda».
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