Nasce la «Ronda della solidarietà»

Borsa di stoffa in spalla ricolma di volantini “fai da te”. Più un rotolo di scotch rimediato al volo per attaccare un nuovo appello ai quattro angoli del centro: «A Treviso inizia un volontariato di strada per aiutare e soccorrere chi dorme per le strade, nei pubblici giardini, sotto i portici, alla stazione», si legge. Paolo Coccheri, a 76 anni compiuti, è salito ieri mattina sul treno a Firenze per arrivare a Treviso. Pronto a portare a termine il lavoro di volantinaggio messo in cantiere da qualche settimana per far muovere anche in città i primi passi a “La ronda della carità”. Ex attore di teatro, è lui il fondatore delle ronde di solidarietà, l’associazione di volontariato di casa ormai da 21 anni a Firenze. Tutte le sere un gruppo di volontari porta la cena ai senza dimora. Si fanno chiamare “i cacciatori di briciole” perché, per riempire il desco dei poveri, raccolgono tutto ciò che rimane invenduto nei bar e nelle mense. In Italia le ronde hanno messo radici in 71 città. Oltreconfine sono giunte fino a Parigi, Bucarest, Lisbona, Charleroi, Francoforte e Vienna. Il tam tam dei volontari ha risuonato pure in Africa nelle capitali di Burkina Faso e Burundi. Per l’attore, abituato a calcare le scene a fianco del regista teatrale fiorentino Orazio Costa, tutto ebbe inizio quando una sera, per caso, gli capitò di incontrare un sindaco di Firenze, Giorgio La Pira, padre della Costituente. Fu lui che iniziò a radunare i poveri nella chiesa fiorentina di San Procolo per dare vita alle messe e alle colazioni della solidarietà. Sulle sue orme, Paolo Coccheri, il 27 ottobre fonda a Firenze la prima ronda della carità. Questa sera a entrare in scena tocca a Treviso. L’appuntamento è davanti la scuola elementare Gabelli, a fianco di Piazza della Vittoria. «Questa piazza con tutte le luci dei lampioni accese mi ricorda un palcoscenico», dice Paolo mentre inizia ad attaccare i volantini. «Così ho scelto una panchina come punto di incontro dei primi volontari che hanno già risposto all’appello della ronda. Da qui partiremo per distribuire panini ai senza dimora».
Alessandra Vendrame
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