Muore al corteo dei trattori

CIMADOLMO. La festa è diventata una tragedia all’incrocio tra via Fornaci e via Castellana, quando il lungo corteo di trattori partito da Codognè era a trecento metri dall’arrivo, alla pro loco di Cimadolmo. È lì, località Stabiuzzo, che il carro sul quale viaggiava Andrea Camerin è sobbalzato facendolo precipitare a terra e poi travolgendolo con le ruote. Il ragazzo, 21 anni, residente a Vittorio Veneto è stato schiacciato da tutto il peso del rimorchio sul quale erano caricati gli amici, il cibo, le bevande, le casse che animavano il corteo del “Trattoraduno” e sul quale lui stesso stava festeggiando dalla mattina. Un peso fatale. È morto due ore dopo al Ca’Foncello di Treviso dove era stato trasportato in elicottero in condizioni disperate.
A ucciderlo, pare, una emorragia interna. Schiacciato dal carro trainato dal trattore guidato da un amico, Camerin è rimasto a terra già privo di sensi. I primi a tentare di soccorrerlo sono stati gli amici, ma Andrea non rispondeva. Drammatica l’attesa dei soccorsi, arrivati in zona a sirene spiegate. Mentre il corteo dei trattori si spaccava in due, dividendosi tra quelli che proseguivano ignari della tragedia che si era consumata in coda e quelli che si fermavano dietro senza capire cosa stesse accadendo, i medici hanno cercato di rianimarlo a lungo caricandolo poi in condizioni disperate sull’elicottero del 118 atterrato a pochi metri dalla chiesetta della contrada.
Da quel momento in poi, quella che doveva essere una giornata di goliardia, festa, vino e cibo, è stata segnata dalla tensione. Ripetute le telefonate partite da Cimadolmo, dove ci si teneva in contatto con il Ca’Foncello aspettando informazioni. Poi, poco prima della quattro del pomeriggio, la notizia che ha gelato tutti, gli organizzatori come i partecipanti, quelli ancora a tavola, quelli in attesa di ripartire o smaltire.
Al “Trattoraduno” si era bevuto. In alcuni casi anche parecchio. Sia nella pausa prevista dal programma del corteo alle Cantine Bonotto di Tezze di Vazzola alle 11 del mattino sia in corsa, sui carri a rimorchio carichi di persone e striscioni goliardici.
L’amico di Andrea, C.C., che guidava il trattore è stato sottoposto agli accertamenti da parte della Polstrada. E toccherà agli esami stabilire se e quanto avesse bevuto lo stesso ventunenne, che al momento dell’incidente viaggiava spalle alla motrice senza particolari sicurezze.
A causare la caduta pare sia stata un’improvvisa frenata seguita all’immediata ripartenza della motrice. Andrea ha perso l’equilibrio in un attimo. A terra, sul luogo dell’incidente, sono rimasti solo vetri rotti. Poco più avanti invece, dietro la chiesa, gli amici che erano partiti con Andrea hanno atteso sotto choc per ore cercando di darsi una ragione dell’accaduto. Il trattore non c’era più. Sequestrato dalla Polstrada assieme al rimorchio che aveva ucciso il ventunenne.
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