E’ morto Riccardo Pietribiasi, imprenditore ed ex presidente del Giorgione Calcio
È mancato a 90 anni lo storico imprenditore castellano, tra i soci fondatori del Lions Club. Fu uno scopritore di talenti, tra loro Francesco Guidolin che in seguito divenne suo genero

È morto mercoledì scorso Riccardo Pietribiasi, 90 anni, per tutti Raul. Si è spento serenamente nella sua casa, dopo qualche giorno dal rientro ospedaliero.
Una figura storica, la sua, per Castelfranco. Che oltre ad aver portato avanti un impero nel mondo dei pneumatici, con i punti vendita di Silgomma Pietribiasi disseminati nelle province di Padova e Treviso, è stato anche un memorabile presidente del Giorgione Calcio negli anni Sessanta e Settanta.
Scopritore di talenti, portava i suoi calciatori ai “provini” nelle rappresentative per le grandi squadre di Serie A.
Ma il nome di Raul Pietribiasi compare anche tra i soci fondatori e membri storici del Lions Club di Castelfranco, segno del suo impegno anche nel tessuto sociale e associativo della città.
Fin da giovanissimo, si è dedicato anima e corpo al lavoro dei genitori Guerrino e Isetta, impegnati nella ricostruzione di pneumatici.
Ma da sempre ha coltivato pure un’autentica passione per lo sport, che non ha mai trascurato, fin da ragazzino, quando si trovava ancora in collegio a Treviso e si è scoperto un talento nel gioco del ping-pong.
Proprio questa disciplina gli ha regalato tante soddisfazioni, finché a Ferrara si è laureato campione italiano di tennistavolo. Erano anni d’oro anche per la Silgomma Pietribiasi e Riccardo, grazie al quasi completo controllo del mercato nella Castellana e nel Padovano, a partire dagli anni Settanta ha aperto diversi punti vendita tra i quali Trebaseleghe, San Martino di Lupari, Tombolo e Castelfranco, dove veniva eseguito anche il cambio gomme.
Si è avvicinato al Giorgione dapprima come giocatore, poi grazie alla sua sagacia ha fatto il grande salto, diventando presidente. È stato un infaticabile protagonista, uomo di grande intuito, che ha scoperto all’interno del suo Giorgione talenti che in futuro avrebbero condotto brillanti carriere. Tra questi, Galparoli, Bellotto, Ceccato.
E naturalmente Francesco Guidolin, che è riuscito a vendere al Verona Calcio alla ragguardevole cifra di 10 milioni nella stagione ’73-’74. Proprio quel Guidolin, ex allenatore di molte squadre blasonate, qualche anno dopo è tornato alla “corte” di Raul Pietribiasi per chiedere la mano della figlia Michela.
«Dapprima mi ha seguito come giocatore e poi come allenatore – lo ricorda Gudolin –, ha sempre avuto un grande amore per lo sport, ma soprattutto per il calcio. Era in grado di scoprire i talenti del domani, poteva fare sicuramente anche il direttore sportivo.
Bravissimo anche nel collocare i giocatori nelle varie squadre con trattative estenuanti pretendendo cespiti importanti». Sempre con la sua discrezione e nel silenzio, ha aiutato e sostenuto diversi castellani economicamente disagiati.
Pietribiasi lascia anche la figlia Valeria con Andrea ed il fratello Giorgio. Lunedì prossimo, 9 giugno, alle 11 in duomo i funerali.
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