Morto per il Covid il musicista Spinelli, fondò “La Pulce” a Treviso

TREVISO. La musica, traduci pop inglese e rhythm & blues, come colonna sonora di un’esistenza intera. E la casa editrice Edimedia, riferimento per un paio di generazioni con l’indimenticato giornalino “La Pulce”. S’è spento ieri a 68 anni Francesco Spinelli, figura notissima della piazza (il padre Gianfranco era stato notaio).
Era stato ricoverato all’ospedale di Treviso a inizio novembre per il Covid, poi negli ultimi giorni si guardava al futuro con più speranza. Ma il fisico, provato dalla malattia, non ha retto.
Lascia la moglie Paola, con cui aveva pure condiviso l’esperienza della casa editrice, il figlio Andrea, la sorella Simonetta. Tolo Marton, musicista amico, gli ha dedicato un ricordo su Facebook: «Caro Francesco, ci siamo conosciuti da boy-scout, ma dopo pochi anni ci siamo conosciuti meglio da guitar-boys. Mi manchi già, hai appena perso una dolorosa battaglia contro questo infame 2020, ma ora stai meglio di sicuro. Buon viaggio Cesco Spine».
Il nome di Spinelli è legato alla chitarra e alla band “L’Altra Generazione”, che il compianto musicista aveva contribuito a fondare a fine Anni Sessanta. Una band devota al rock e soul, diventata presto un riferimento nel microcosmo dei piccoli e grandi gruppi musicali che in quell’epoca si facevano largo a Treviso. Ispirandosi ai ritmi anglosassoni, seguendo lo spartito dei Rolling Stones.
Un sapiente concentrato di pop inglese e rhythm & blues, una miscela resa vincente da Checco e dal suo gruppo di amici. Tanto che la band, destino comune solo ai grandi, ha valicato il nuovo millennio ed è arrivata fino ai giorni nostri. Sì, il gruppo aveva continuato a esibirsi nei locali pure negli ultimi anni. E Checco, con il suo inconfondibile baffo, aveva affiancato autorevoli “colleghi” quali Tolo Marton e Paolo Steffan, dando voce alla sua amata chitarra elettrica.
Ma, oltre allo Spinelli musicista, c’era pure lo Spinelli editore. Con la moglie aveva dato vita alla casa editrice Edimedia, pubblicando per una trentina d’anni “La Pulce”, giornalino-istituzione di annunci economici. Senza contare i libri, con divagazioni su vari ambiti. Rugby incluso. «Una persona meravigliosa, ha saputo farsi voler bene da tutti», lo ricorda l’amico Maurizio Pistis. E, proprio tramite gli amici, la famiglia intende trasmettere un messaggio prezioso: «Abbiate un comportamento responsabile, utilizzate la mascherina e mantenete le distanze». —
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